Ma la Cdl attacca: caos viabilistico e categorie economiche penalizzate.
Via libera all'allargamento per tappe successive della Ztl, la Zona a traffico limitato. È il principale portato dell'approvazione del Piano urbano del traffico arrivata all'una e un quarto di ieri notte in consiglio comunale.
Duramente contestato dall'opposizione, il Put ha visto la maggioranza sostenerne compatta la filosofia ispirata alla progressiva riduzione delle auto dal centro storico, ma anche da zone periferiche della città.
Ecco i contenuti di maggior peso.
La Ztl si allarga L'“isola” pedonale si allargherà secondo tre tappe: la prima avrà partenza immediata, a breve (forse già entro maggio) il quadrilatero compreso tra via Roma, via Trebbiola, via Benedettine e viale Risorgimento chiuderà alle auto che non hanno il permesso; toccherà poi, presumibilmente dall'autunno, a piazza Sant'Antonino e via Giordani (il tratto fino a Stradone Farnese, visto che quello dell'asse con via Alberici è già off limits da quasi due anni); infine nella Ztl entrerà via Scalabrini, ma solo al termine del cantiere dell'ex Macello con il previsto parcheggio multipiano (si parla del 2007).
“Isole” anche in periferia Il Piano traffico prevede la realizzazione di Ztl non solo in centro storico ma anche in periferia. Il principio è la pedonalizzazione di aree di particolare interesse sociale. Andranno definite, ma nel corso del lungo dibattito di gestazione del Put si è parlato ad esempio della zona alla Farnesiana a cavallo di via Radini Tedeschi. Una strada trafficatissima che taglia in due il quartiere, separazione che potrebbe venir meno dirottando per un tratto le auto su un percorso laterale alternativo.
Rinforzi ai Vigili elettronici A presidare i nuovi accessi della Ztl ci saranno delle telecamere come negli attuali tre “punti di guardia”. Ma le ubicazioni precise restano da stabilire. In via Roma la Ztl partirà da piazzetta Santa Maria, e il Put il vigile elettronico lo indica in via Vescovado. Ma si tratta di una previsione «descrittiva e non prescrittiva», ha spiegato in consiglio l'assessore Pierangelo Carbone (mobilità) «è probabile che alla fine posizioneremo in via Bruno la telecamera, solo che lo si deciderà in un secondo tempo», ha annotato Carbone. Stesso discorso per la futura porta di accesso di via Giordani: il Put posiziona il vigile elettronico all'incrocio con lo Stradone, ma potrebbe anche essere arretrato all'altezza di via San Siro.
Parcheggi e parcometri Per disincentivare l'utilizzo delle auto il Put prevede anche di agire sul costo della sosta. La tariffazione dei parcometri dovrà rendere più salato parcheggiare man mano che ci si avvicina al centro cittadino. Per cui la sosta sarà così strutturata. Parcheggi nella Ztl, a pagamento e con agevolazioni tariffarie per residenti e chi ha la sede di lavoro. Parcheggi di attestamento, che sono a ridosso del centro e oggi utilizzati soprattutto da chi lavora in quella parte della città. Sono le due aree attualmente in utilizzo di viale Malta e dell'ex caserma Cantore di stradone Farnese, più quelle in programmazione nell'ex Macello di via Scalabrini e in piazza Cittadella. In questa tipologia di parcheggi una quota di almeno un terzo sarà a pagamento allo scopo di favorire la rotazione della sosta. Il che riguarderà oltre un centinaio di posti-auto nell'ex caserma Cantore e circa 250 nell'area di viale Malta.
Bus navetta Altro perno del piano anti-auto, i parcheggi scambiatori alle porte della città, aree custodite dove lasciare la macchina per raggiungere il centro tramite servizio di bus-navetta sempre più efficiente. Vanno collocati ai quattro punti cardinali, per cui alla Galleana (stadio) per la fascia Sud, nell'area di via XXI Aprile dove oggi sono gli sfasciacarrozze (destinati al trasloco) nella zona Nord, alla Veggioletta a Ovest e al cimitero a Ovest.
Più rigore per i pass di accesso Saranno rivisti i criteri di accesso e di rilascio dei permessi di circolazione nella Ztl secondo principi più restrittivi del passato.
Tre sedute di consiglio comunale per licenziare il Put. Tre sedute con atto finale l'altra notte: 21 “sì” della maggioranza, 7 “no” dell'opposizione, una votazione che rispecchia la spaccatura tra i due schieramenti.
Per la Casa delle Libertà (Cdl) il Piano urbano del traffico porterà un colpo mortale al centro storico, alle esigenze di mobilità dei cittadini (residenti e non) e alle attività produttive. Colpa di una dotazione di parcheggi giudicata già oggi inadeguata e destinata a contrarsi con l'estensione della Ztl e la preannunciata tendenza all'aumento di parcometri e tariffe. Queste le previsioni che hanno portato la minoranza a votare contro, pur non essendo sfavorevole, «in linea di principio», a un'“isola” pedonale più ampia. Lo ha ribadito in sede di dichiarazione di voto il capogruppo di Forza Italia, Massimo Trespidi. Ma prima di allargarne il perimetro si sarebbero dovuti realizzare i nuovi posti-auto a servizio del centro tanto invocati dalle categorie economiche», ha fatto presente criticando un piano parcheggi che, previsto nel bilancio di previsione 2004, «è rimasto sin qui lettera morta». Secondo Trespidi, tuttavia, l'amministrazione ha scritto il Put con il braccio corto, «modificando» sì quello precedente (datato 1998), ma non «radicalmente» come avrebbero voluto certe sue componenti, e per questo «pagherete, come accade con il Prg, il prezzo di uno scontro politico interno», ha profetizzato evocando certi giudizi critici sul piano espressi dalla consulta ambiente e territorio. Duro il capogruppo di An, Marco Tassi, che si aspetta un «caos viabilistico ancora maggiore».
Per l'intera maggioranza ha parlato il sindaco Roberto Reggi che ha replicato a Trespidi parlando di Put «profondamente innovativo». A partire dal metodo, con un percorso partecipativo fatto di «oltre un anno e mezzo» di incontri con associazioni, consulte, categorie economiche per cui «respingo al mittente le critiche di chi all'ultimo momento manda lettere per lamentare un mancato coinvolgimento». Drastico cambio di rotta, poi, nei contenuti, ha considerato Reggi. «Si afferma il rispetto degli utenti più deboli della strada (ciclisti, pedoni, disabili) rispetto alle auto private». Così come «il diritto alla sicurezza» garantito da misure come le rotonde e i rialzi agli incroci pericolosi. E poi «una forte salvaguardia dell'ambiente» grazie all'estensione della Ztl, alla progressiva riqualificazione di piazze e altre aree urbane, al potenziamento del trasporto pubblico: «Con i bus navetta partivamo da zero, ma hanno avuto successo e completeremo la realizzazione di parcheggi scambiatori, di attestamento e ad alta rotazione per servire la città e il centro». Sui parcheggi il sindaco ha insistito contrattaccando: «Non è vero che non ne abbiamo fatti di nuovi. In via IV Novembre ce ne sono di sostitutivi rispetto a quelli sottratti dalla nuova piazzetta accanto al liceo scientifico. E con il decentramento dell'Azienda Usl ai Pontieri, da settembre si libereranno 150 posti» nell'attuale sede sanitaria a Santa Teresa, sul Corso. Fermo restando che il fatto che un parcheggio come quello sotterraneo del Politeama «non è mai completo, dimostra» che altri posti auto in centro «non sono così urgenti» e che «siamo nelle condizioni per allargare da subito la Ztl». Un Put «coerente con i nostri programmi anche di grande viabilità», ha aggiunto il sindaco riferendosi al non lontano completamento della tangenziale Sud e alla messa in opera della tangenzialina Nord. E «coerente con gli obiettivi ambientali che ci proponiamo di raggiungere in attesa che di mettere mano tra due anni al piano urbano della mobilità, molto ambizioso per i risparmi energetici a cui puntiamo anche ragionando su un'area vasta di territorio».
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