Spazi per detrazioni sì, non per riduzioni di aliquote.
In tema di tassazione della casa è quanto l'amministrazione comunale si sente di promettere per il 2014 in vista del bilancio di previsione in fase di predisposizione.
Lo ha fatto capire l'assessore al bilancio Luigi Gazzola ieri in consiglio comunale dove era in discussione il regolamento della Iuc - l'Imposta unica comunale, fresca di introduzione governativa - nella parte relativa all'Imu, ossia una delle tre parti di cui la Iuc si compone insieme a Tari (tassa rifiuti) e Tasi (tariffa sui servizi indivisibili).
Ma se lo specifico dell'Imu - l'imposta sulla casa che, abolita per le abitazioni principali (salvo ville e castelli), rimane in vigore per le altre (seconde case) - non presenta particolari differenze rispetto al 2013 (unica eccezione gli immobili a canone libero dove spunta una limitazione: un proprietario che abbia diverse case e le affitta potrà avere l'aliquota agevolata dello 0,76 per mille solo su una casa a sua scelta, le altre pagano l'aliquota piena dello 0,96), è sulle altre due componenti della Iuc che l'attenzione inevitabilmente si è spostata. E soprattutto sulla Tasi, che il governo Letta ha introdotto come compensazione per il mancato gettito ai Comuni dell'Imu prima casa. L'opposizione ha puntato il dito contro i rialzi di imposizione fiscale attesi dalla Tasi. «Il suo predecessore Pierangelo Romersi», ha incalzato Marco Tassi (Pdl) rivolto all'assessore Gazzola, «l'anno scorso aveva promesso che nel 2014 la tassazione sulla casa sarebbe stata abbassata, invece sulla Tasi avete addirittura deciso di applicare la maggiorazione dello 0,8%». «E' una furbata dire oggi che che l'Imu resta invariata, peccato che poi arriva la Tasi», ha polemizzato Tommaso Foti (Fdi) esortando a un «ragionamento complessivo» e lungimirante che tenga conto della curva demografica della realtà piacentina: «Una certa idea di welfare ottocentesco è finita, la fase che si apre sul bilancio di previsione o inizia a essere riformatrice con una prospettiva futura oppure morirete sotto le tasse che sarete costretti ad applicare bastonando cittadini che non ce la faranno più a pagare». Per fare fronte all'erogazione dei servizi non è che ci si affidi solo alle entrate tributarie, è stata la replica di Gazzola, «già il consuntivo 2013 mostra, con quasi 4 milioni di euro di minori spese, che l'attenzione al contenimento delle uscite è ben presente». Margini per ridurre però le aliquote non ce ne sono: l'Imu 2014 secondo le stime frutterà 1,5 milioni di euro in meno dell'anno scorso; le previsioni sulla Tasi parlano di un gettito «non sufficiente a coprire i servizi comunali indivisibili», ha fatto sapere l'assessore. E «se si è pensato di introdurre lo 0,8% è perché era l'unico sistema consenttio dalla legge per poter applicare le detrazioni», fermo restando che «questo gettito non è che serve per dare fastidio ai cittadini, ma per riuscire a fornire loro i servizi». Sulle detrazioni allo studio, Gazzola ha anticipato che si stanno facendo «verifiche» per alleggerire la Tasi alle «famiglie numerose». L'assessore ha rivendicato sia le aliquote Imu calmierate a favore ad esempio dei fabbricati di nuova costruzione sia «l'apprezzamento» manifestato in una nota da «un'associazione che ha il polso della situazione come Confedilizia per la politica di moderazione delle aliquote». Il regolamento Iuc-Imu è infine stato approvato dalla maggioranza, contraria l'opposizione. Gustavo Roccella LIBERTA' 29/04/2014
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