Premesso che in data 27 gennaio è comparso su quotidiano Libertà un articolo in cui si parla di consistenti aumenti delle rette praticate dalla Fondazione Pia Casa di Riposo Maruffi; Ricordato che nel Consiglio di Amministrazione siede un rappresentante del Sindaco (peraltro ancora da nominare nel nuovo consiglio, che ha però avrebbe già indicato il nome del nuovo presidente); Considerato che tale aumento è da mettere in relazione con la opinabile decisione della Fondazione di rinunciare alla “convenzione “ con l'AUSL; Considerato che pertanto 68 dei 424 posti di assistenza agli anziani non autosufficienti previsti dalla Regione Emilia Romagna nel Distretto di Piacenza vengono a mancare ; Considerato che nello stesso articolo di stampa l'assessore Paladini sostiene che tali posti sono stati localizzati (o meglio “spalmati”) in altre strutture ; Considerato che dalle risultanze in nostro possesso non paiono esistere strutture con posti accreditati e sotto contratto in grado di accogliere un tale numero di anziani; Condiderato infine che dalle sopracitate dichiarazioni dell'Assessore risulta difficoltoso rispondere alle domande di accesso ai posti convenzionati a causa di liste d'attesa sempre più lunghe
si chiede di conoscere
in quali strutture sono stati (o saranno) localizzati tali posti accreditati ed in base a quali criteri di scelta.
Dai dati a disposizione a livello nazionale si ritiene che tra l'8 ed il 10% della popolazione ultrasettantacinquenne possa avere necessità di essere ospitato in adeguate strutture. Il crescere della popolazione anziana porta comunque a dover prevedere un congruo numero di posti, indipendentemente dall'aumento delle prestazioni a domicilio. Le lunghe lista d'attesa ne sono la dimostrazione. Da molti anni la Regione Emilia Romagna non ha variato il numero dei 424 posti accreditati nel distretto cittadino,anche per la presenza di una grossa struttura a Borgonovo. Ha invece emanato una legge regionale che prevede parametri utopici ed economicamente difficilmente sostenibili per ottenere l'accreditamento. E' necessario quindi impostare nel distretto di Piacenza un programma politico che preveda una risposta a tale criticità.
Filiberto Putzu, Consigliere del Comune di Piacenza