Angelo Cardis, da sindaco di Cadeo eletto nelle file di Forza Italia a segretario della sezione provinciale dell'Udeur, carica quest'ultima «che ci auguriamo esca dal primo imminente congresso», annuncia Cristina Cuminetti, del direttivo nazionale dell'Udeur di Clemente Mastella.
«Ad unirci ci sono i valori cristiani - dice Cardis - e quell'umanesimo che mette al centro la famiglia».
La parola «centro» risuona più volte nell'incontro tra Mastella e gli organi di stampa tenutosi ieri all'Hotel Le Ruote.
«Noi siamo il centro», dice Mastella che accoglie Cardis e rifiuta invece l'ingresso nell'Unione dei radicali; che sulle Primarie (lui è tra i candidati dell'Unione) chiede un «controllo dei seggi»; che si dice sicuro del «fallimento del centrodestra» ma che sul centrosinistra azzarda: «visto che con l'Unione rischiamo di vincere, facciamo in modo di ricompattare il centro per evitare che governi la sinistra estrema».
In sala lo ascoltano Massimo Paradiso, candidato alla carica di responsabile provinciale Giovani Udeur, e il segretario regionale Ermindo Corazza.
Interesse per il discorso di Cardis: «Annuncio ufficialmente il mio ingresso nell'Udeur. Nessun contrasto con i dirigenti di Forza Italia».
Le reazioni non si fanno attendere. Nando Mainardi, segretario di Rifondazione, dichiara: «Riteniamo che l'Udeur sia una legittima componente dell'Unione, e che sia bene esprima la candidatura alle Primarie. Legittimo anche che nella politica si cambi idea. Ma con nettezza bisogna affermare la necessità di regole. In questi giorni tra le fila dell'Unione è stata lanciata una questione morale. Ebbene anche a livello locale vengano fissate regole per evitare trasformismi e opportunismi. Noi avanzeremo la proposta per cui chi nella precedente legislatura è stato eletto nella destra, non possa svolgere un ruolo istituzionale nelle file dell'Unione».
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