Finanziamento regionale di 413mila euro per 13 interventi
Tredici su tredici. Sono state tutte accolte le domande delle ditte piacentine per la rimozione dell'amianto. La Regione Emilia-Romagna aveva messo a disposizione otto milioni di euro di eco-incentivi per bonificare dall'eternit 210 imprese. Il finanziamento, che va a sostenere interventi per un costo complessivo di 28 milioni di euro, porterà alla rimozione di un milione di metri quadri di manufatti contenenti amianto, eliminando così il rischio di patologie per 17.000 lavoratori. Per quanto riguarda la provincia di Piacenza, l'importo-interventi complessivo è di 1.336.182,26 euro (con un contributo regionale di 413.240,20 euro). Le risorse, già previste dal "Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile" del 2001, all'inizio ammontavano a un milione di euro. Successivamente sono state aumentate dalla Giunta con la manovra di assestamento al bilancio in modo da garantire il finanziamento a tutte le imprese che ne avevano fatto richiesta. Un gesto significativo che l'assessore regionale all' ambiente, Guido Tampieri, ha spiegato in conferenza stampa: «Abbiamo voluto mandare un segnale: accogliere tutte le domande per il significato che hanno per la tutela della salute, per affermare una cultura nel nostro territorio. La bonifica è necessaria per tutelare la salute dei lavoratori e credo che la tutela dei cittadini debba essere al primo posto nei bilanci di ogni organismo pubblico». Tornando in provincia di Piacenza, dall'elenco delle tredici aziende che hanno ottenuto i contributi relativi al bando, figurano cinque ditte cittadine, due di Caorso, una di Fiorenzuola, una di Castelvetro, una di Castellarquato,una di Cadeo, una di Borgonovo e una di Gossolengo. Un plauso all'iniziativa è arrivato dal vicepresidente di Confindustria regionale, Savino Gazza: «Le nostre imprese hanno dimostrato grande sensibilità per i problemi ambientali, ma lo stimolo della Regione è stato fondamentale. Ha dimostrato che non servono diktat, ma stretta collaborazione fra le parti se si vuole seguire e guidare nel modo giusto lo sviluppo dell' Emilia-Romagna». Anche Luigi Lucarini, rappresentante di Cgil, ha espresso il suo «apprezzamento per l' operazione compiuta» ricordando però come il bando non sia sufficiente a risolvere i problemi legati all' amianto che riguardano non solo le aziende ma anche edifici pubblici e civili. Al momento l' Arpa di Bologna sta eseguendo una mappatura di tutti gli edifici in cui ci sia presenza di amianto e la Regione ha fatto sapere che in autunno ci saranno interventi anche nel settore pubblico con un ulteriore investimento di 25 milioni di euro. La concessione di eco-incentivi per la rimozione dell' amianto è solo la prima tranche di contributi assegnati dalla Regione alle imprese, in tutto 10 milioni, che serviranno per finanziare miglioramenti ambientali nei settori dell'inquinamento atmosferico (obiettivo A, 207 domande presentate), delle risorse idriche (obiettivo B, 66), dei rifiuti (obiettivo C, 265) e per promuovere processi di certificazione ambientale (obiettivo D, 115). Complessivamente alla Regione sono prevenuti 653 progetti, che entro l' autunno saranno valutati. Via libera invece ai finanziamenti per la rimozione dell'amianto. Su 224 domande pervenute 210 sono state giudicate idonee. La maggior parte dei contributi arriverà alle imprese di Bologna (47 per 2,3 milioni), Modena (45 per 1,8 mln) e Reggio Emilia (35 per 1,3).
ECCO L'ELENCO DELLE IMPRESE. Tra le cinque imprese piacentine figurano la "Compensati Bosi", la "Safta spa", la "Paver spa", la "Lafer spa", la "Gonzaga Corrado". A Caorso hanno ottenuto i contributi la "Saib Spa" e la "Trs Ecologia srl"; a Fiorenzuola ce l'ha fatta la "Savi Italo srl"; a Castellarquato la "Tenuta Giarola srl"; a Cadeo la "Arduini Legnami spa"; a Borgonovo la "Riccardi Francesco"; a Gossolengo la "Ba.MI Sas" e a Castelvetro la "Suncan spa". In ambito regionale, solo Piacenza, Parma (14 su 14) e Forlì (12 su 12) sono riuscite a fare bottino pieno, ottenendo contributi per tutte le domande presentate.
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