Piacenza prima in Italia (percentualmente) per numero di alunni stranieri sui banchi (18,1 per cento).
La regione con più alunni stranieri in valori assoluti è la Lombardia, la regione con l'incidenza più alta è invece l' Emilia Romagna.
È uno dei dati più significativi del Rapporto nazionale sugli alunni con cittadinanza italiana per l'Anno scolastico 2010-2011 elaborato dal Ministero dell'Istruzione, Università e ricerca e dalla Fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità.
Dal rapporto si evince che la Lombardia si conferma la prima regione per il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana, il 24,3% del totale con cittadinanza non italiana, infatti, è iscritto nelle scuole lombarde (173.051 studenti). Seguono il Veneto, con l'11,9% (84.914 studenti), e l'Emilia Romagna con l'11,6% (82.634 studenti), anche se passando all' incidenza invece troviamo l'Emilia Romagna (14%) al primo posto, seguita da Umbria (13,3%) e Lombardia (12,5%).
Le province che accolgono il maggior numero di studenti stranieri sono: Milano (64.934), Roma (52.599), Torino (33.920), Brescia (30.605), Bergamo (20.961).
Le incidenze maggiori, invece, si registrano soprattutto nelle province di media e piccola dimensione: Piacenza (18,1%), Prato (18%), Mantova (17,8%), Asti (16,1%), Reggio Emilia (16%).
E sul tema degli alunni stranieri interviene l'assessore al futuro del Comune di Piacenza Giovanni Castagnetti. «Il rapporto "Alunni con cittadinanza non italiana" elaborato da Miur-Fondazione Ismu conferma anche per l'anno scolastico 2010-2011 la provincia di Piacenza al primo posto per incidenza di alunni stranieri nelle classi, con una media del 18,1%. Un dato che come Amministrazione comunale - fa sapere Castagnetti - non ci sorprende e soprattutto non ci fa trovare impreparati. Da anni, infatti, stiamo portando avanti nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie progetti volti all'integrazione fra culture differenti valorizzando le diversità viste non come disagio ma come arricchimento e momento di crescita individuale e collettiva. Percorsi progettuali specifici e mirati che affidano agli istituti scolastici un ruolo tanto delicato quanto impegnativo: divenire veri e propri laboratori in cui costruire giorno dopo giorno il futuro ricco di esperienze culturali ed etniche a Piacenza dove insegnanti e alunni s'impegnino, come del resto già fanno quotidianamente, per una città che sia in grado di guardare al fenomeno migratorio senza sospetti. La molteplicità delle culture, il diritto di cittadinanza e di integrazione sono un elemento importante per una città migliore. La presenza di alunni stranieri - fa presente l'assessore - impone modelli scolastici differenti ma non per questo meno efficaci o dequalificanti: in tutte le scuole primarie cittadine è stato infatti attivato il progetto di italiano "lingua 2" per favorire l'apprendimento della nostra lingua e mantenere la conoscenza della lingua d'origine. Ogni istituto ha poi ideato percorsi specifici per favorire l'inserimento degli alunni immigrati. Tra i tanti, desidero ricordare quello realizzato dalla scuola "Taverna". Ogni sabato mattina l'istituto apre le proprie porte per laboratori di arte, bricolage, musica e teatro all'insegna della multiculturalità».
da LIBERTA' del 25/10/2011
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