A lanciare un Sos è l'associazione Arca di Noè
Allarme freddo per gli animali ospitati nel canile municipale.
A lanciarlo è l'associazione zoofila Arca di Noè, che ha scritto una lettera a Comune, Ausl e agli altri soggetti che operano all'interno della struttura per chiedere che vengano risolte in tempo utile le problematiche connesse all'avvento dell'inverno.
«Le temperature rigide mettono a dura prova la sopravvivenza dei cani più deboli e anziani - spiegano i volontari - basterebbe adottare accorgimenti semplici ma efficaci per contrastare in modo concreto gli effetti del gelo nel periodo più lungo dell'anno».
Arca di Noè illustra poi i suggerimenti per i gestori: «Durante la pulizia dei box, l'uso dell'acqua deve essere moderato e razionale, avendo cura di eliminare i ristagni con l'apposita attrezzatura e di non bagnare l'interno delle cucce. Nei box, le porte che dividono la zona notte dall'area scoperta devono rimanere chiuse durante le ore notturne per tutto l'inverno e fino al raggiungimento di temperature miti, diversamente dalla scorsa stagione in cui venivano lasciate spalancate sin dai primi giorni di marzo, quando ancora si verificavano nevicate a bassa quota. Le cucce - proseguono - devono essere integre, in buono stato di manutenzione e tutte dotate di copertura, oltreché rigorosamente rialzate dal suolo e poste su appositi bancali per garantire un minimo di isolamento termico».
Ci sono anche accorgimenti per la dieta degli animali ospiti: «Il cibo deve essere più calorico rispetto a quello somministrato normalmente e, soprattutto, non deve essere conservato nei corridoi dei vari comparti del canile, bensì in appositi locali ove la temperatura non scenda sotto lo zero (lo scorso anno i "salamotti" mescolati al cibo secco erano ghiacciati. L'acqua destinata ad abbeverare i cani deve essere cambiata giornalmente evitando di lasciare quella che si è gelata durante la notte, dopo aver rotto lo strato di ghiaccio superficiale».
Ci sono poi questioni strutturali: «I ricoveri dell'area di "reperibilità" non devono essere utilizzati fin tanto che non siano stati adeguatamente impermeabilizzati e coibentati, visto che oggi sono inadeguati. Devono infine essere tempestivamente attivati i termoconvettori (le lampade riscaldanti) installati nei 10 box destinati ai cani più anziani e malati, diversamente dallo scorso anno in cui sono rimasti totalmente inutilizzati nonostante Arca di Noè avesse garantito, sopportando un grande sacrificio economico, l'ultimazione dei lavori in tempo utile».
Libertà del 13/10/2010
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