Auto in centro, meno 35% in sei mesi
La festa dell'Unità di via Alberici ha regalato un ultimo interessante confronto, giocato sul tema "Vivere a Piacenza: viabilità, qualità urbana e centro storico".
Sarà stato per l'atmosfera poco istituzionale del luogo, ma la tavola rotonda coordinata da Eugenio Gazzola tra il direttore dell'Unione commercianti Giovanni Struzzola, l'assessore all'urbanistica e alla viabilità Pierangelo Carbone, il presidente di Tempi spa Paolo Botti e il consigliere dell'associazione residenti del centro storico Umberto Fantigrossi, ha calamitato un folto pubblico di uditori.
Il confronto è entrato nel vivo sulla mancanza di infrastrutture adatte alla ricettività commerciale del centro storico, un accusa mossa dall'Unione commercianti dall'entrata in vigore, sei mesi fa, del Put (piano urbano del traffico).
«I sei mesi di prova ci dicono che il flusso veicolare in centro è diminuito del 35 per cento - ha fatto sapere Carbone - il numero di utenti che arrivano in centro storico e lo stesso, ma non ci passano in mezzo. La strada che abbiamo imboccato è la stessa che ha appena confermato il neo-sindaco di Milano Letizia Moratti, ciò dimostra che al di là della colore della giunta, questa è la via intrapresa in tutta Italia. La nostra è una scelta che tiene».
Il rappresentante dei commercianti non ha risparmiato critiche alla programmazione «troppo spezzettata» dell'amministrazione. «Non si è risolto nessun problema - ha attaccato Struzzola -. La zona a traffico limitato infastidisce i commercianti e sposta soltanto il problema del traffico, non lo elimina. La categoria vorrebbe arrivare ad un area completamente pedonalizzata, ritenuta la migliore soluzione per il commercio e per l'inquinamento, un luogo in cui il consumatore si sente sicuro e può lasciare i bambini senza paura delle auto». «L'amministrazione deve avere più coraggio - ha continuato Struzzola - il Put non serve a nulla se non abbinato a dei parcheggi adeguati; quello sotterraneo in piazza Cittadella è fondamentale. Andare avanti a piccoli passi, con correzioni continue che confondono i cittadini e i commercianti, danneggia una programmazione complessiva». Secondo Struzzola i piacentini non hanno ancora ben capito le nuove soluzioni viabilistiche introdotte dal Put. «I cartelloni luminosi dislocati alle porte della la città - ha proposto Struzzola - potrebbero avvisare tempestivamente l'apertura del centro dopo le 20, ma in compenso ci ricordano che la tangenziale è aperta dal 14 di giugno. Un'adeguata campagna informativa non è mai stata fatta dal Comune».
«Sono d'accordo con le soluzioni strutturali - ha detto Botti - la domanda di mobilità a Piacenza continua a salire, ma questa è ancorata alla velocità del servizio. Se prendo un mezzo di trasporto collettivo devo esser sicuro del tempo di percorrenza, come il bus-navetta della stadio, ha successo perché in quattro minuti arriva in centro».
I residenti del centro con Fantigrossi hanno rimarcato la necessità di avere un assessorato dedicato e si sono trovati d'accordo con la disamina di Struzzola incentrata «sulla mancanza di una politica chiara e d'impatto». Mattia Motta, Libertà del 4 luglio 2006
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