Forza Italia si candida al ruolo forte: non siamo secondi a nessuno
Tra silenzi, mezze parole, prime esternazioni, il "day after" del centrodestra archivia la stanchezza della sconfitta e una tregua dalle analisi ad ampio spettro.
Analisi schivate per il momento, come pure l'inevitabile resa dei conti tra le forze politiche dopo una scelta mal digerita da tanti.
Tuttavia, il riconoscimento per come si è personalmente battuto il candidato Dario Squeri è una premessa che nessuno nega. E ieri Squeri non era raggiungibile, ma dal suo entourage si sa che doveva assolvere impegni in azienda. Difficile, anzi impossibile, anche per molti alleati, mettersi in contatto. Già oggi una conferenza stampa dovrebbe permettere un'analisi più ponderata di questo "ko" sul ring elettorale e tracciare le piste per i prossimi passi. Ma si naviga nell'incertezza.
All'inizio girava voce che non fosse intenzione di Squeri restare in consiglio, magari per fare il capo dell'opposizione - coalizione permettendo - poi è girata la voce contraria. Ma su questo terreno friabile un messaggio arriva chiaro: Forza Italia rivendica la leadership dell'opposizione con i suoi sei consiglieri comunali.
«Forza Italia non è seconda a nessuno - avverte Antonio Agogliati, coordinatore degli "azzurri"- e il nostro gruppo avrà un suo capogruppo, ci candiamo noi a guidare l'opposizione del centrodestra in Comune. Se Squeri vorrà, farà il capogruppo di "Piacenza Libera", noi non siamo secondi a nessuno».
Non solo, Agogliati conficca fin d'ora la sua "bandierina" sull'Everest della prossima competizione per le Provinciali, a risarcimento di un'occasione mancata: «Il prossimo candidato è di Forza Italia, a costo di andar da soli. Su questo non ci piove. Dopo tredici anni abbiamo diritto di esprimerlo» ripete.
La sconfitta era annunciata, come ha titolato su Piacenza "Il Giornale"? «Con il senno di poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma i furbi del giorno dopo non servono. Il candidato scelto lo abbiamo voluto, i partiti hanno deciso tutti insieme e nessuno è venuto fuori con candidati alternativi di valore». Poi un ringraziamento a Squeri per l'impegno profuso.
E ancora sulle prossime competizioni: «Forza Italia ha uomini e intelligenze per portare avanti suoi esponenti, se si vuol vincere ci vuole un candidato che "tiri", e poi se cresce il partito maggiore crescono tutti». Forza Italia (oggi al 15,99%) ha riversato consensi nella civica "Piacenza Libera", ma questo non è un problema centrale per Agogliati: «Sono voti che restano in casa, un travaso momentaneo».
Tornando alla leadership consiliare, il capogruppo in pectore non può che essere Massimo Trespidi, il più votato dell'intero consiglio comunale. Trespidi, al momento, sceglie però di non intervenire, neppure nelle analisi post-voto. «Mi riservo qualche giorno, voglio capire anche il senso di certe dichiarazioni lette sui giornali». Di più non dice. La sensazione è che sarà una posizione ritagliata con nettezza quella di Trespidi. Un primo mattone, forse in vista del congresso di Forza Italia in settembre. E a breve, c'è da mettere in conto un momento di franco confronto su cosa non ha funzionato, sulla scarsa capacità di cogliere un sentimento nell'elettorato che guidasse nella scelte strategiche. Un appuntamento significativo da tener d'occhio è agli inizi della prossima settimana, con il primo direttivo di Forza Italia post-voto. Patrizia Soffientini
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