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Acqua, giro di vite. Così si potenzia la rete.

La previsione iniziale è stata confermata.
Trenta milioni di euro di investimenti in tre anni nella rete idrica provinciale, ossia acquedotti, fognature, impianti di depurazione.
Confermato anche il giro di vite sulle bollette pagate nei vari Comuni. Sarà mediamente intorno al 20%, considerato il totale della popolazione provinciale: i picchi non dovranno comunque superare il tetto del 25%, ma molti Comuni staranno al di sotto della media e alcuni non conosceranno nemmeno ritocchi (ad esempio Ziano, Pecorara, Nibbiano).
Prendendo i centri più popolosi del territorio, a Piacenza l'aumento sarà del 25% (la misura massima), a Fiorenzuola dell'8% così come a Castelsangiovanni.
Queste le principali novità in tema di tariffe dell'acqua che scatteranno dal prossimo anno.
Le ha approvate ieri il consiglio di amministrazione (cda) dell'Agenzia d'ambito.
Formano la proposta definitiva, emersa dopo oltre un mese di ragionamenti bilanci alla mano, che sarà portata giovedì 16 dicembre all'esame dell'assemblea dell'organismo che si occupa di politiche su acqua e rifiuti nel bacino provinciale e che si compone di tutti i sindaci del territorio, oltreché della Provincia.
Davanti al compito di redigere per legge entro il 20 dicembre un piano d'ambito (triennale, dal 2005 al 2007) per il servizio idrico, il cda dell'Agenzia presieduto dal sindaco di Piacenza Roberto Reggi ha prodotto il risultato che si è detto.

Perché gli aumenti?
Perché gli investimenti non possono che essere coperti dal gettito tariffario; e considerato che il sistema ne richiede di robusti (il quadro teorico formulato dai Comuni parlava di 100 milioni di euro nel triennio), c'è da agire sulle bollette che oltretutto nel piacentino sono ai livelli più bassi in Italia.

Queste le spiegazioni già fornite dall'Agenzia.
Da aggiungere anche la necessità, prevista sempre dalle norme, di uniformare la tariffa in tutta la provincia (chiamata Ato in questa materia, ossia Ambito territoriale ottimale).
Non c'è una scadenza tassativa, il cda dell'Agenzia propone di arrivarci in tre anni secondo una gradualità che porti progressivamente ad azzerare la grande disomogeneità attuale tra i Comuni: si va dagli 0,094 euro/mc (per famiglia di tre persone e 160 litri/abitante) di Cerignale agli 1,253 di Ziano.
Il primo passo è la manovra descritta e da introdurre nel 2005, con ritocchi medi di circa il 20%.

L'aumento sarà progressivo e a scalare.
Il gettito totale, oggi attestato sui 16 milioni di euro, crescerà del 12% nel 2005 e di circa il 10% in ciascuno dei due anni successivi.
Per venire a qualche esempio, a Piacenza città una famiglia che consuma all'anno 175 metri cubi di acqua paga oggi 90 euro, che diventeranno 112 nel 2005.
Dagli aumenti ci si aspetta un effetto virtuoso di abbattimento di consumi che attualmente viaggiano su valori troppo elevati.
A tale proposito, per incentivare ulteriormente il risparmio idrico, verranno introdotti meccanismi premianti, ma dal 2006.
Da subito partirà invece un sistema di ammortizzatori a beneficio di quei Comuni i cui abitanti si troverebbero eccessivamente penalizzati dagli aumenti considerato il loro basso livello di tariffe. In questi casi l'importo sarà abbattuto del 20%, si tratta per lo più di centri di montagna o alta collina, sono i 16 di “obiettivo 2”, la fascia Comuni riconosciuti come «svantaggiati» dall'Unione europea: Bettola, Bobbio, Caminata, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Ottone, Pecorara, Piozzano, Travo, Vernasca, Zerba.

Reggi e il suo vice all'Agenzia d'ambito, il sindaco di Castelsangiovanni, Carlo Capelli, l'hanno definita «una manovra equilibrata, con aumenti tariffari poco significativi in valore assoluto, e tesa alla valorizzazione delle risorsa acqua intesa come bene prezioso».
L'obiettivo è riuscire a investire adeguatamente nella rete: dei 30 milioni di euro da stanziare, la metà costituisce «una quota minima garantita per gli interventi più urgenti programmati dai singoli Comuni e distribuiti in ragione del numero di residenti e della lunghezza della rete».
I 15 milioni di euro restanti saranno assegnati sulla base di integrazioni che gli enti locali andranno a selezionare entro marzo prossimo.


pubblicazione: 10/12/2004
aggiornamento: 16/05/2005

Il sindaco Reggi 5891
Il sindaco Reggi

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