Nasce l'Agenzia Regionale
Il consiglio locale della nuova agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti ha avuto ieri mattina, nella sala consiliare di palazzo Mercanti, il suo battesimo. Ma è stato un battesimo di fuoco, perché, dice il sindaco di Castelsangiovanni, Carlo Capelli, «certe norme ci offendono». L'addio definitivo all'Ato, l'autorità d'ambito che ha gestito in questi anni acqua e rifiuti, è stato, piuttosto, un "funerale", a detta bipartisan dei quarantotto sindaci della provincia, tutti presenti per il saluto a quello che Alessandro Ghisoni, primo cittadino di Podenzano, ha definito "il caro estinto". IN DUE AL POSTO DI 48 SINDACI Sono due le uniche rappresentanze piacentine rimaste, di fatto, a contrattare con il soggetto gestore dei servizi (Iren) e gli organismi istituzionali: il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, entra nel consiglio d'ambito, a Bologna, fino alla scadenza del suo mandato, prevista per maggio; il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, sarà, invece, il coordinatore locale. «Due persone saranno sufficienti a dare risposte a 48 sindaci? - chiede Capelli - Per ottenere un incontro a Bologna ci mettiamo mesi. Un esempio: interagire con Trenitalia e la Regione è diventata una barzelletta. Diciamocela tutta: nella nuova agenzia saranno favorite le province vicine a Bologna. Ma i cittadini verranno a lamentarsi alla nostra porta». COS'È LA NUOVA AGENZIA. «UN FILM GIÀ VISTO» . Ma perché la necessità di questo "ribaltone" di ruoli? La legge regionale del 23 dicembre 2011 ha decretato la soppressione dell'autorità d'ambito esistente e ha costituto la nuova agenzia. Dal primo gennaio, le funzioni dell'autorità d'ambito di Piacenza sono quindi state trasferite al nuovo organismo, che le eserciterà, fino alla nomina del direttore, tramite il direttore generale all'ambiente e difesa del suolo e della costa, Giuseppe Bertone. Sarà lui a dover traghettare le nove ex Ato provinciali in un'unica assemblea bolognese. La nuova struttura è articolata su due livelli, quello centrale (a cui parteciperà Reggi) e quello provinciale (con referente Trespidi). «Io non mi fido, questo è un film già visto, mi adatto solo perché me lo chiede la legge: riusciremo ad essere ancora attenti a non sforare i costi? - ha chiesto il sindaco di Caorso, Fabio Callori -. Una parte politica ben precisa ha voluto questa scelta, ci saremmo aspettati oggi la presenza della vicepresidente regionale, Simonetta Saliera». «ANDREMO IN PROCESSIONE A BOLOGNA» «L'assenza della Saliera è una grave mancanza di rispetto nei confronti di noi sindaci - aggiunge il sindaco Ghisoni -. Noi abbiamo lavorato, i dati sono sotto gli occhi di tutti: nel 2004, potevamo contare su una quota di raccolta differenziata pari al 33 per cento, oggi abbiamo superato il 53 per cento. Abbiamo investito decine e decine di milioni di finanziamento per la parte idrica. L'ufficio tecnico della nostra Ato contava tre persone a tempo pieno e un incaricato part time. Il direttore, Vittorio Silva, ha svolto il suo ruolo per venti ore al mese. Bastava a farci dormire tranquilli. Era questo il costo? Sul sito della Regione si proclama un risparmio di 970mila euro, perché la nuova agenzia costerà poco più di tre milioni. Per caso, se questi sono i costi, le altre province non sono state tanto virtuose come noi? Chiedo scelte meritocratiche». «Con il ghiaccio abbiamo tutti contattato il numero verde del gestore per tubature ghiacciate e problemi legati all'acqua: è vero che funzionava ma quanti hanno trovato risposta il sabato e la domenica? Noi abbiamo chiamato l'operaio locale» dice il vicesindaco di Fiorenzuola, Giuseppe Brusamonti. «Cominceremo tutti ad andare in processione a Bologna» rimarca il sindaco di Pontenure, Angela Fagnoni. «Il cittadino ci perderà» sentenzia infine Gabriele Girometta, sindaco di Cortemaggiore. Elisa Malacalza
LIBERTA' 16 febbario 2012
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