Un'acqua del territorio e per il territorio; rispettosa dell'ambiente, che non a caso punta la sua campagna promozionale sullo slogan "L'acqua di casa nostra, per chi ha sete di natura".
Con questa filosofia verrà lanciata a breve sul mercato l'unica acqua minerale che sgorga nel nostro territorio (tra Piacenza, Cremona e Pavia): è l'acqua Alta Valle, l'acqua dell'Alta Valtrebbia, che nel giro di due settimane potremo trovare nei nostri supermercati e potremo bere ogni giorno.
L'impianto di imbottigliamento è già in funzione, a 740 metri di altezza, in un luogo incontaminato, a bassa densità abitativa, nel comune di Rovegno, Alta Valtrebbia genovese, a pochi chilometri dal confine con il Piacentino.
A Piacenza la sede legale dell'azienda; piacentino (con abitazione a Rivergaro) l'amministratore delegato Marcello Balzarini, 42 anni, da 20 nel settore delle acque minerali con brand anche molto famosi. Il presidente della società Valtrebbia Acque Minerali che produce l'acqua Alta Valle, è Giacomo Marazzi, che ieri - insieme a Balzarini - ha tenuto a battesimo la nuova acqua, messa in bella vista in bottiglie di vari formati, ma anche già assaggiata e bevuta, dagli ospiti riunitisi a Palazzo Costa.
«L'azienda - ha sottolineato Marazzi - è giovane: 40enni gli imprenditori piacentini e genovesi che hanno iniziato questa sfida».
La Valtrebbia Acque minerali punta a partire con una produzione di 60 milioni di bottiglie l'anno (20mila bottiglie all'ora), con prospettive di crescita, visto che la portata della sorgente permette la produzione di 350 milioni di litri. Da notare che parte della sorgente naturale famosa tra gli abitanti fin dal secolo scorso (con proprietà curative eccezionali), è stata mantenuta dal comune per alimentare le proprie fontanelle. La Valtrebbia Acque minerali mostra un'alta sensibilità ambientale. Basti dire che l'azienda di imbottigliamento, che impiega 20 addetti, è collocata all'interno di un'area di rispetto di ben 15 mila metri quadrati, ricca di vegetazione, priva di insediamenti industriali, a ridosso della Statale 45. Non è impattante neppure dal punto di vista dei trasporti. «Abbiamo curato l'aspetto della logistica - spiega Balzarini - Fino a questo momento tutta l'acqua minerale venduta nel nostro territorio, arrivava da lontano con costi altissimi, soprattutto ambientali. L'acqua Alta Valle invece dovrà fare poca strada per giungere a destinazione e l'azienda ha già stabilito di far passare tutta la logistica dal casello autostradale di Busalla, che di trova a soli 38 Km dallo stabilimento, evitando così di generare traffico pesante nella valle».
La normativa vigente è molto severa e prevede che l'acqua minerale venga imbottigliata là dove sgorga. Severi anche i controlli sulla qualità dell'acqua: oltre ai controlli del ministero della sanità, l'impianto sarà dotato di un laboratorio analisi. Le analisi hanno mostrato come l'Alta Valle abbia contenuto di nitrati tra i più bassi d'Europa, un indicatore fondamentale della sua purezza.
Al battesimo dell'Alta Valle, erano presenti ieri il presidente dell'Associazione Industriali Sergio Giglio con il direttore Cesare Betti, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti, la presidente dell'editoriale Libertà Donatella Ronconi, l'assessore a turismo e marketing della Provincia Mario Magnelli, Guido Molinaroli del Copra, presidente Copra Volley e direttore Generale Gruppo Copra. Donata Meneghelli, Libertà del 29 febbraio 2008
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