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Acer, affitti non pagati per 3,3 milioni

Oltre 3,3 milioni di euro (più 2,5% rispetto all'anno precedente) non pagati ad Acer da inquilini morosi.
A tanto ammonta il credito che vanta l'Azienda Casa Piacenza in gran parte, come detto, di inquilini in ritardo nei pagamenti dei canoni.
Una situazione che Acer è riuscita a contenere chiudendo con un utile di esercizio di 145mila euro nel 2013 contro i 195mila euro del 2012.
Nel corso del primo trimestre del 2014 poi, la morosità è diminuita del 10,7%, facendo scendere l'importo al di sotto dei 3 milioni di euro.

Sono alcuni dei dati maggiormente significativi del bilancio presentato da Acer nell'assemblea con gli enti proprietari avvenuta ieri mattina. Un'assemblea che ha anche rappresentato l'occasione per relazionare sul caso delle dimissioni del mediatore sociale Giulio Merli e della situazione di forti disagi e paure denunciate in questi giorni sulle pagine di Libertà da numerosi inquilini Acer.

«Assistiamo ad una sorta di ribellione dei nostri inquilini - osserva il presidente - che lamentano un disagio che io considero legittimo ma che tuttavia si autoalimenta di fronte a certe dichiarazioni non veritiere».
Savi nega nella maniera più assoluta che sia stata Acer a chiedere o determinare in qualche modo le dimissioni del mediatore sociale.
«E' stata una scelta del tutto personale - continua Savi - e men che meno legata ad un episodio avvenuto in via Neve».

Ci tiene a ribadire che vi è anche una visione distorta della figura del mediatore sociale: «E' un pacificatore, un conciliatore, non lo sceriffo di Nottingham».
Non nega, anzi sottolinea più volte come vi sia una situazione «di non rispetto delle regole», di «forzate convivenze tra nuclei familiari provenienti da diversi Paesi e con usi e costumi diversi tra loro».
Assicura che il mediatore sociale verrà sostituito a fine luglio e che nel frattempo il servizio - il mediatore precedente ha sospeso l'attività il 15 giugno - verrà garantito da personale Acer.
Infine ci tiene a tranquillizzare gli inquilini sulla presenza di punti di riferimento: «Diversamente da quello che dice qualcuno, io sono sempre stato a disposizione di tutti, anche senza appuntamento, e continuerò ad esserlo».
Sulla mancanza del mediatore sociale è intervenuta Paola Pizzelli del cda parlando di polemiche strumentali. «Il mediatore manca da una settimana e sembra che sia scoppiato il finimondo - il suo pensiero in estrema sintesi -. Eppure i problemi ci sono sempre stati e non solo nei condomini Acer».

Savi, nella sua relazione, ha insistito molto sui veri obiettivi del servizio di mediazione sociale: «La prevenzione e la risoluzione dei conflitti che scaturiscono per le motivazioni più disparate negli alloggi gestiti dall'Azienda». In tale logica di prevenzione, Acer ha promosso e sostenuto attività che creano legami e rapporti tra utenti, come la Festa del Vicino, ma anche attività di comunicazione con la nuova testata "Acernews" che si è trasformata in una vera e propria newsletter che raggiunge mensilmente tutti gli inquilini, unitamente alla bolletta di esazione del canone. Anche sul sito internet è previsto un sostanziale maquillage nei prossimi mesi.

Ultimo ma non ultimo il progetto "Acerino": «Ritengo che esso rappresenti, per la sua originalità e per gli obiettivi che persegue, qualcosa di veramente innovativo a livello regionale e forse non solo - osserva Savi -. Acerino è l'inquilino virtuale modello che viene proposto come esempio ai nostri affittuari, specialmente a quelli più giovani, per "educarli" a un maggior rispetto dei regolamenti e per tentare di favorire una più serena convivenza civile, superando le barriere che nascono dalla coabitazione di nuclei familiari sempre più spesso provenienti da Paesi diversi e portatori di vissuti, usi e tradizioni differenti dai nostri. Così come sono stati realizzati corsi di formazione per referenti di scala o di condominio rivolti agli adulti, così anche Acerino è entrato in alcune classi di scuola dell'infanzia e di scuola primaria, coinvolgendo più di cento bambini e invitandoli a partecipare a giochi educativi e a rappresentazioni teatrali».

Federico Frighi
Libertà 26/06/2014


pubblicazione: 26/06/2014

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