di Tina Rigamonti
LIBERTA' del 07/02/2003 : Giudico inaudita l'inadeguatezza che l'Assessora Giovanna Calciati esprime nella Rubbrica "L'intervento"al titolo "I bambini da portare a scuola. Ci sono abitudini da cambiare" pubblicata su Libertà il 28 gennaio. Rendo noto a questa Signora che coloro i quali "scaricano" e "prelevano" i figli (non certo i suoi) "con atteggiamenti frettolosi ed egoisti senza neanche scendere dall'abitacolo e poi via a tutto gas" altro non sono che i genitori legittimi. Probabilmente di figli ne hanno due o forse tre, si sono svegliati alle 6.00, hanno preparato le dovute colazioni, hanno controllato che nulla mancasse, hanno riassettato , nei limiti, l'ambiente famigliare (purtroppo non tutti possono permettersi la colf), hanno predisposto per il pranzo (nella pausa qualcuno torna sempre, oppure due o tre figli in mensa incidono sul bilancio famigliare), portano un figlio alle Scuole Medie, uno alle Elementari e forse uno alla Materna, si fermano un attimo dal panettiere e, alle 8.30, iniziano la loro "terza" giornata di lavoro. Qualcuno può contare sulla collaborazione dell'altro genitore, ma non tutti gli orari sempre combaciano. Non credo che l'Assessora apra qualche portiera ogni mattina così come dice di fare in prima persona. Non credo di dover accettare lezioni del "vivere meglio" da un pulpito che a priori giudica senza un'attenta e meticolosa considerazione della realtà sociale. Non credo che il ruolo di un'Amministratrice sia quello di ipotecare il futuro comportamentale dei nostri figli ( non certo i suoi). Un'Amministratrice deve provvedere, con le risorse a sua disposizione, ad ottimizzare i servizi necessari alla cittadinanza per innalzare la qualità della vita. Trincerarsi dietro al dito della frase "a cambiare la mentalità e le modalità delle abitudini quotidiane" , come fosse il messia o il grande sociologo di incontestata fede, significa solamente sottrarsi pietosamente alle proprie responsabilità: il suo ruolo non è certo quello di giudicare, ma quello di operare. I modi ed i termini di questo giudizio sono oltremodo arroganti ed intolleranti, considerando che sono rivolti a persone, che a differenza dell'Assessora, non hanno avuto il privilegio del posto impiegatizio in Provincia, con orari flessibili e l'opportunità del Part-Time, ma che oltre ad aver deciso di creare una famiglia (in nome di una profonda cultura sociale di valori insindacabili), oltre ad affrontare giornalmente i sacrifici e le rinunce che questa scelta comporta, si sentono giudicati da chi, uscendo totalmente dal proprio ruolo, anziché amministrare, si erge a giudice comportamentale. Una parola sulla eccellente scoperta delle 3 persone a bordo per incentivare usi più razionali dell'automobile. La mia esperienza personale mi porta a caricare in macchina, ogni giovedì, la nonna settantasettenne con la bambina che frequenta la scuola media per evitare la multa, ma attenzione….. al ritorno nessun Santo provvede!! Mio marito porta il maschietto alle elementari, ma purtroppo l'altra nonna novantenne si rifiuta di collaborare. Il timore del rischio della multa è sempre dietro l'angolo, ma a questo punto non mi preoccupa più, esiste sicuramente anche la frase per incolpare di fatto coloro che "furbescamente" violano questa legge e che pertanto devono pagare. Altra verità è che gli stradari non sono più obbligatori per le Scuole Elementari, ma nelle Materne costringono alcune mamme , che abitando al numero pari anziché dispari o viceversa, a scarrozzare il bambino a circa un chilometro dall'abitazione. Auguriamoci che le nonne preposte al ritiro dei nipotini, visto che l'orario di lavoro non coincide con quello dell'uscita dei bambini, nel periodo estivo abbiano provveduto ad allenarsi a lunghe e piacevoli camminate. Sono comunque tenuta ad informare l'Assessora che qualsiasi mamma sarebbe allettata all'idea di prendere per mano il proprio figlio e, con una passeggiatina, accompagnarlo sino al cancello della scuola. Un dolce bacetto e un ultimo saluto prima della fatica scolastica. Poi tranquilla e beata fermarsi a sorseggiare un buon caffè caldo, prendere la bicicletta ed arrivare tranquillamente sul posto di lavoro respirando aria pura e profumi di lillà. E' una favola che potremmo scrivere tutti, purtroppo i Piacentini necessitano di servizi reali, i sogni sono costretti a lasciarli ai pochi eletti. Il Consigliere Putzu ha inoltrato una proposta forse eccessiva, forse demagogica, forse inattuabile per le risorse del Comune di Piacenza, ma non può essere considerata un appiglio per offendere la cittadinanza. Fermo restando che l'atteggiamento di escludere a priori le proposte della minoranza, non può considerarsi di buon governo, ma di prepotenza. Ritengo che il servizio trasporto alunni potrebbe eventualmente essere rivisto, integrato, e comunque, prima si valuti la proposta e, verificata l'inattuabilità, la si tralasci. Ribadire quanto di già espletato, non sottrae l'Amministrazione Comunale da quanto ancora si può e si deve fare. Il ruolo dell'Amministratore è quello di "dare", non solo ricevere plauso; è quello di considerare con umiltà e consapevolezza le critiche come incentivo a far meglio. Quando sono eccessive, affrontarle con la maturità dovuta.
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