Appello di Parietti: subito una cabina di regia e un'alleanza lombardo-emiliana
Serve subito una cabina di regia che lavori sul turismo e sul territorio, parola di Unione Commercianti.
E Piacenza, città "cerniera", si candida ad ospitare un comitato tecnico lombardo-emiliano di Confcommercio per sfruttare al meglio l'evento di Expo 2015.
Solo qualche giorno fa Alfredo Parietti, presidente dell'Unione, aveva lanciato la giornata piacentina di mobilitazione ricordando il saldo negativo di 400 imprese nel nostro territorio, ma ieri, davanti al presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli e a Ugo Margini, presidente dell'Emilia Romagna, ha fornito una chiave per rendere più sostenibile l'enorme difficoltà del momento. Si tratta di capire come cambia il modo di comprare e di vendere prodotti: «Il terziario è il futuro e la nostra mission - ha spronato - deve essere orientata ad aiutare gli operatori del commercio, del turismo, dei servizi». Il negoziante tradizionale dovrà trasformarsi in un «produttore di esperienze», saper gestire l'e. commerce, ma soprattutto intercettare tutte le occasioni di rilievo. La più vicina è l'adunata nazionale degli Alpini "Festa Granda": «Metterà in vetrina il nostro stupendo territorio, i sui prodotti tipici, la nostra enogastronomia». Ma proprio il settore più strategico e meno condizionato dalla crisi, il turismo, manca a casa nostra di «uno strumento adeguato - insiste Parietti - che possa promuovere e commercializzare il nostro territorio, i nostri prodotti».
Da qui, l'esigenza di una cabina di regia del turismo con associazioni di categoria, aziende private e istituzioni. Non meno importante sarà agevolare la mobilità da Milano a Piacenza, in vista di Expo. Ancora e sempre, è il gioco di squadra che può garantire riuscita a questo sforzo, corroborato da un po' di ottimismo.
«Quell'ottimismo che in noi imprenditori - ha commentato Parietti - non può mancare, la fiducia che il mondo politico dopo le elezioni metta in primo piano il rilancio dell'economia reale e che spinga gli istituti di credito a ridare fiato e fiducia alle migliaia di famiglie di piccoli imprenditori che lavorano sodo tante ore al giorno per sette giorni la settimana e non hanno residenze nei paradisi fiscali, perché il loro paradiso solo le loro botteghe».
Parietti, nella sua introduzione alla giornata di lavori ha parlato della crisi mondiale, della congiuntura italiana dove alla sofferenza della piccola e media distribuzione si aggiungono anche segnali di difficoltà per quella grande, la domanda è ai minimi.
Il quadro provinciale è noto: la crisi dell'edilizia trascina interi settori, come le vendite immobiliari e l'arredo. Il ritratto «a tinte fosche» del presente vede anche le banche che non sostengono famiglie e imprese, i consumi languono, i tassi dei prestiti sono «proibitivi». E ancora: «Se non si allenteranno i cordoni del credito si rischia di vanificare gli aiuti messi in campo dalla locale Camera di Commercio, che ha concesso contributi alla Cooperativa di garanzia per agevolare il credito alle nostre imprese». L'Unione non si arrende. Vuol essere un "faro" nel buio delle circostanze storiche. Tanti i progetti mandati in porto dalla cabina di regia del centro storico, dai Venerdì allo Sbaracco, altri arriveranno, come la valorizzazione di Piazza Cavalli e la cabina di regia per periferia e frazioni. E c'è il grande progetto della Baia di San Sisto appoggiato dal presidente Sangalli che sta attivando a Bruxelles la ricerca di canali di finanziamento su fondi strutturali. Le serrande "rialzano" la testa. Patrizia Soffientini LIBERTA' 05/02/2013
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