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2023
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«Volontarie escluse dal canile
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(mir) "Le volontarie sono state escluse dal canile perché non rispettavano le regole e pregiudicavano il corretto funzionamento della struttura".
Torna alla ribalta il caso di Silvia Felice e Daniela Gatti, le due amanti degli animali che si sono viste respingere la richiesta di prestare attività di volontariato presso il canile, prevista dal progetto di cittadinanza attiva voluto dall'amministrazione.
L'assessore Katia Tarasconi, bersaglio delle critiche delle due donne per la gestione della struttura, ha risposto per iscritto a un'interrogazione.
"Si comunica che le stesse nel corso dell'anno 2010 - si legge - hanno tenuto comportamenti non rispondenti allo spirito del progetto. In diverse occasioni gli operatori, i responsabili e i veterinari che prestano servizio nel canile comunale hanno espresso le loro rimostranze nei confronti di alcuni volontari, tra cui emergono i nomi delle signore in parola. In particolare - prosegue l'assessore - le segnalazioni hanno riguardato il mancato rispetto delle norme per la collaborazione delle forze di volontariato nel canile comunale, sottoscritte anche dalle richiedenti le quali, pertanto, erano ben a conoscenza delle conseguenze cui sarebbero incorse a causa delle continue violazioni delle regole organizzative compiute con i loro comportamenti".
Cosa avrebbero fatto la Felice e la Gatti? "Le violazioni più frequenti - chiarisce la Tarasconi - hanno riguardato il mancato rispetto dell'obbligo di esibire il tesserino di riconoscimento e degli orari prestabiliti di apertura del canile, la violazione del divieto di somministrare cibo ai cani in assenza di accordo con i veterinari del canile e di accedere all'ambulatorio in assenza del consenso del veterinario di turno. Infine, è stata complessivamente segnalata la totale mancanza di volontà di collaborazione e di rispetto delle indicazioni e dell'attività svolta nel canile dal personale incaricato. Detti comportamenti hanno ostacolato il lavoro degli operatori preposti alla gestione del canile comunale, mettendo a repentaglio il buon funzionamento della struttura e la salute degli animali ricoverati". Inevitabile, secondo l'assessore, la loro esclusione: "Considerato che alla base del rapporto tra volontari e pubblica amministrazione deve esserci una fiducia reciproca, nel caso di specie incrinato dal comportamento delle due persone in questione, risultano chiare e palesi le motivazioni per le quali le loro richieste, almeno per il momento, non sono state accolte".
da LIBERTA' del 29/06/2011
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pubblicazione: 29/06/2011
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