piacenza - Il futuro del medico di famiglia e la riforma Balduzzi, questi i temi al centro della tavola rotonda che si è svolta venerdì sera nell'Auditorium di Sant'Ilario. Promossa dal sindacato nazionale autonomo medici italiani - Snami - e organizzata da un gruppo di medici di famiglia di Piacenza composto da Umberto Gandi - presidente del sindacato - Maurizio Botti, Roberto Florio, Pietro Reboli, Chiara Sicari e Lamberto Tagliaferri, l'incontro ha messo in campo riflessioni e ipotesi future tratteggiate dai candidati alle imminenti elezioni e da alcuni rappresentanti dei partiti politici cittadini. Introdotti dal presidente dello Snami e dal presidente dell'Ordine dei Medici di Piacenza Augusto Pagani, gli ospiti della serata - Pietro Busconi candidato di "Fare per fermare il declino", Fabio Callori candidato del Pdl, Giovanni Corda candidato del Movimento 5 Stelle, l'onorevole Massimo Polledri per Lega Nord, Filiberto Putzu candidato di Scelta civica con Monti, Piero Sasso candidato dell'Udc e Renato Zurla per il Pd-, hanno ribadito l'esigenza di ripartire da una Sanità vicina ai pazienti e al territorio locale. Nella serata si è parlato della necessità di «mettere al centro di tutto il paziente» sottolineata da Busconi, di «delocalizzazione della Sanità» proposta da Callori, della ricerca di un «sistema integrato» auspicata da Corda, di «federalismo sanitario» invocato da Polledri, «dell'esigenza di un cambio di mentalità della categoria» chiesto da Putzu, dell'importanza di «non dimenticare il ruolo del medico» come ha precisato Sasso e del bisogno di «utilizzare meglio le risorse economiche» come rimarcato da Zurla. In merito alla riforma Balduzzi che dovrebbe entrare in vigore a maggio, i relatori si sono detti contrari, unico favorevole Putzu. Tutti d'accordo invece sulla necessità di mettere un freno ai tagli alla Sanità, puntando su meritocrazia e gestioni più oculate. Il quadro che ne è uscito è quello di una Sanità ad oggi sofferente. In questo scenario «il medico di famiglia che è una figura essenziale per la tutela della salute delle persone - ha dichiarato Umberto Gandi - finisce per essere sempre più messo in crisi». A chiudere la serata moderata da Chiara Cecutta giornalista di Libertà, sono state le domande del pubblico e le parole di Pagani che ha sottolineato l'importanza di appuntamenti capaci di mettere in contatto e in rete medici, pazienti, politica e società civile.
da Libertà del 17/02/2013
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