«Qui si vive bene ma non se sei giovane» Presentati i risultati del sondaggio di "Piacenza che verrà". Hanno risposto 565 cittadini Ok su verde, servizi sociali e sport; male turismo, sviluppo economico, smog, politiche giovanili
Piacenza promossa per qualità della vita, dimensione, verde pubblico, servizi sociali, strutture sportive e attenzione al volontariato. Bocciata, in alcuni casi con voti bassi, per capacità turistico-attrattiva, sviluppo economico, opportunità per i giovani, viabilità, inquinamento, integrazione multietnica. Sono i risultati del sondaggio dell'associazione Piacenza che verrà: 565 i cittadini che si sono pronunciati, 53 on line e i restanti 512 nel corso del banchetto organizzato in centro storico un paio di settimane fa. «Un campione non scientifico ma significativo - hanno spiegato i responsabili dell'associazione nel corso della presentazione - che fornisce molti spunti su cui riflettere».
A tracciare il bilancio è stato il presidente Luigi Mori: «Il primo dato che emerge è quello più generale: secondo la stragrande maggioranza degli intervistati, Piacenza può e deve migliorare. Un punto di partenza non critico ma oggettivo, occorre attrezzarsi con il contributo di tutti per poterlo fare e rispondere ai bisogni dei cittadini». Nello specifico, ci sono voti alti per la qualità della vita, i servizi sociali e soprattutto per l'attività del volontariato, considerato un fiore all'occhiello. «Purtroppo però - ha aggiunto Mori - ci sono alcuni temi che ci vedono molto carenti: il tema dell'economia, forse anche a causa della crisi, è molto sentito e giudicato negativamente. Poco spazio per i giovani e le opportunità di sviluppo. Male anche l'integrazione e l'inquinamento. Noi ci proponiamo come uno di quei soggetti che vuole partecipare al dibattito per risolvere queste criticità».
Una lettura più politica è stata data dal consigliere comunale del Pdl e fondatore di Piacenza che verrà Filiberto Putzu: «Ci sono alcuni risultati che un po' stupiscono: dagli intervistati, ad esempio, il centro storico non è considerato così malmesso come si dice e la sicurezza non è ritenuta un allarme così forte. In generale emergono comunque diversi elementi di insoddisfazione, viene da dire che la rotonda non imbroglia il piacentino, ossia che qualche opera pubblica ben fatta non copre le altre mancanze».
Protagonista del banchetto di raccolta dei questionari è stata senza dubbio Alessia Franchi, ventenne, miss Piacenza in carica, che dimostra di non essere solo molto bella, ma anche attenta e preparata, soprattutto sui temi che riguardano la sua generazione: «Sono stati molti i giovani che si sono fermati e hanno risposto - ha commentato - sottolineando le problematiche che vivono quotidianamente, legate soprattutto alle loro prospettive future. Credo sia un argomento su cui la politica e non solo dovranno interrogarsi, perchè i ragazzi di oggi sono la Piacenza che verrà e hanno bisogno di attenzioni». Michele Rancati LIBERTA' del 24/06/2010
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