Per la Margherita è un grande risultato
«Viva soddisfazione per l'accordo raggiunto» nei giorni scorso tra le aziende multiutility di Piacenza (Tesa), Parma (Amps)e Reggio (Agac), che porterà alla nascita dal prossimo anno di Newco Emilia, «uno dei maggiori gruppi italiani nel settore delle ex municipalizzate, inferiore solo ad alcuni colossi quale Acea di Roma, Aem Milano, Hera (Bologna+Romagna)».
È quanto si legge in un comunicato della Margherita che plaude al sindaco Roberto Reggi, autore di «un'operazione esemplare dal punto di vista politico in quanto, sebbene Tesa fosse sicuramente l'azienda più piccola delle tre coinvolte, ha ottenuto ruoli di assoluto rilievo nell'ambito della holding, a cominciare dalla società di progettazione e gestione Impianti che avrà sede nella nostra città». Questo, per la Margherita, «oltre a consolidare la tradizione piacentina nell'ambito dei grandi Impianti, (centrali elettriche, termovalorizzatore), consentirà di operare in stretta sinergia con le nostre strutture universitarie, con benefici complessivi per tutto il nostro territorio».
Un altro passaggio indicato nella nota come «di fondamentale importanza» è poi «la costituzione all'interno della holding delle società operative territoriali (sot), quali Tesa, Amps, Agac, che manterranno il proprio ruolo nelle provincie di appartenenza, permettendo la gestione dei servizi erogati in sinergia con le potenzialità economiche locali e garantendo nello stesso tempo gli attuali standard occupazionali, con possibilità di crescita degli stessi, all'aumentare dei servizi gestiti».
L'aggregazione delle aziende di Piacenza, Parma, Reggio, giudica inoltre la Margherita, «assicurerà un'ulteriore qualificazione dei sistemi territoriali coinvolti, sistemi che iniziano a recepire i primi effetti di una fase stagnante dell'economia del paese, in quanto la nuova holding emiliana avrà migliori possibilità rispetto alle singole aziende provinciali di ricercare condizioni più vantaggiose in ordine a mercato, risorse tecnologiche, sinergie operative, capacità di finanziamento degli investimenti».
I centristi della coalizione che governa il Comune si dico «convinti che gli effetti benefici di questa operazione per il territorio piacentino si vedranno in due momenti: a) nel breve periodo tenendo presente che Tesa si accinge a diventare con gennaio 2005 il principale operatore a livello provinciale nel ciclo delle acque e dei rifiuti, b) nel medio-lungo periodo, quando terminati i periodi di salvaguardia previsti dall'Agenzia d'ambito, si passerà all'affidamento dei servizi tramite gara».
Il sindaco, si legge ancora, nel portare Tesa all'interno della holding emiliana, «ha compiuto quindi un giusto passo di valorizzazione dell'ex municipalizzata piacentina, rimediando a quanto fatto a suo tempo dalla giunta Guidotti, che vendette una consistente quota del pacchetto azionario (40%) solamente per “fare cassa”, in totale assenza di un reale piano di potenziamento dell'azienda».
L'«invito» della Margherita a Reggi e alla giunta e «a continuare l'ottimo lavoro fin qui fatto, valutando di comune accordo con gli amministratori di Parma e Reggio Emilia, l'ipotesi di allargamento della holding ad altre realtà, Modena in primo luogo». Infine, si giudica «indispensabile, per finalizzare le aspettative del territorio, individuare persone di assoluta competenza per rappresentare Piacenza nel contesto della holding e per guidare la sot piacentina secondo gli intendimenti della stessa holding».
Nei giorni scorsi già dai Ds e dai Piacentini con Reggi erano giunti apprezzamenti per il traguardo dell'aggregazione , mentre Rifondazione Comunista aveva polemizzato con la scelta della quotazione in Borsa della Newco prevista entro il 2005. Dal centrodestra critiche (An), ma anche apertura di credito (Piacenza Nostra).
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