Reggi: tagli anche sugli immobili produttivi
Sorpresa. Il sindaco Roberto Reggi sceglie l'assemblea della Cna per anticipare a grandi linee alcune importanti manovre di bilancio che si accinge a mettere in cantiere con la sua giunta rinnovata.
La Cna peraltro non è tenera con il Comune, ma ne ha anche per Provincia e Camera di Commercio. Reggi però ha un “asso nella manica” che agli imprenditori non può non far piacere. «E' in revisione entro fine anno la fiscalità, l'Ici. Avremo attenzione per le categorie deboli che hanno la sola casa in cui vivono, pagheranno meno e ridurremo l'Ici anche sugli immobili produttivi, rivalendoci sugli altri se vogliamo avere risorse per le infrastrutture che servono».
Reggi parla di viabilità, la Tangenziale Nord, che si vuole a quattro corsie, insieme a quella Sud decongestionerà la città; parla del progetto Merope sul trasporto merci con mezzi ecologici («Perché dal prossimo anno il superamento delle polveri fini verrà sanzionato»). Parla del piano-finanza con gli industriali per parcheggi interrati alla Cavallerizza, in piazza Cittadella, al Daturi e di Università («le università non si parlano, bisogna insistere per riunirle in consorzio»).
Le gare per gli appalti di manutenzione? Bene le aggregazioni suggerite dagli artigiani «da soli non si vince». Pierluigi Boiardi, presidente della Provincia, cita l'innovazione che ha profondamente segnato Piacenza dagli Anni '50 agli Anni '80, la prodigiosa abilità di certe nostre aziende meccaniche. Ma in una situazione mondiale estremamente difficile, la vera sfida è oggi dar certezze alle imprese. Alla Cna che gli chiede l'apertura della rete telematica della Provincia, Sintra, per un uso forte dei privati a costi contenuti, il neo-presidente ammette che Sintra, così com'è, non gli va bene: «deve avere un nuovo profilo, una rete telematica aperta è un buon risultato, dovrò prendere decisioni se il Comune non entra in Sintra». Anche Boiardi, come Reggi, si impegna a far ripartire velocemente il Piano Strategico per non finire «in serie B». Sull'imprenditorialità, invita ad intercettare quei tanti cervelli in grado di far bene gestione aziendale che oggi lavorano a Milano («convincete le imprese a scegliere queste figure»). Non si pronuncia su decisioni in merito alla malvista addizionale per l'elettricità richiesta dalla Provincia agli imprenditori, ma commenta che non essendo applicata nella misura più alta lascia nelle tasche delle imprese 400 milioni (di lire) all'anno. I progetti da sostenere con fondi regionali? «Sul 2004 sono finanziati per 146mila euro, ma gli altri 217 mila attesi sembrano difficili da portare a casa».
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