Parla il nuovo direttore Raoul Barbieri
«Davvero? Mi hanno scelto?! Sono contento. Vedo grosse potenzialità nella Fiera di Piacenza». E' felicemente sorpreso Raoul Barbieri quando lo raggiungiamo per telefono, terminata la riunione del consiglio di amministrazione di Piacenza Expo, che lo ha nominato nuovo direttore del Quartiere fieristico. Ben 164 i curriculum inviati dopo la pubblicazione degli annunci di ricerca del profilo sui quotidiani nazionali (di cui la metà di candidati piacentini), ai quali si sono aggiunte altre segnalazioni da diversi canali, dall'archivio interno di Praxi o provenienti dal mercato dei manager, un totale di 61 nomi, che sommati ai primi, hanno portato a quota 225 i candidati in campo, spiega Silvio Bisotti, presidente di Piacenza Expo, che oggi loda il lavoro fatto dalla società Praxi «in assoluta trasparenza e professionalità». «Ora avrò bisogno di conoscere meglio la realtà dove dovrà operare - commenta Raoul Barbieri - vedo notevoli opportunità, per questo mi sono proposto con entusiasmo. Vengo da un'esperienza forte, ma dal '96 la Fiera di Vicenza è cresciuta molto, credo anche con il mio contributo, già in passato primeggiava nel mondo per le manifestazioni orafe, ma c'era l'esigenza di un calendario rappresentativo di tutte le categorie economiche, c'erano mostre da far decollare e portare ad un bilancio soddisfacente, personalmente ho introdotto attività nuove mirate a settori di nicchia, Vicenza come Piacenza non è una piazza principale, occorre puntare su realtà di nicchia per avere visibilità e poi su convegni, eventi, per recuperare sui bilanci». Oggi le fiere piccole si trovano a fronteggiare tanti competitori. «I grandi fagocitano le manifestazioni migliori e fanno shopping da tutte le fiere, le piccole devono moltiplicare la loro forza competitiva, puntare alla qualità dell'offerta, dare ai visitatori quello che cercano». E Barbieri è anche un convinto sostenitore della insostituibilità della fiera come tipologia di marketing, anche se, da taluni, viene considerata un mezzo superato, se non antiquato. «Pensiamo all'impiantistica industriale, le fiere sulla tecnologia impiantistica funzionano perché dove altro puoi vedere questi prodotti? C'è una grande valenza di marketing, solo in fiera si può sapere cosa pensa un visitatore del tuo prodotto, c'è interattività con il cliente e un commento sul prodotto è a volte più efficace di tanta pubblicità in Tv». «Barbieri si è occupato di tante manifestazioni non orafe a Vicenza - spiega a sua volta Bisotti, facendo luce sul nuovo manager - è un uomo di fiera, ne conosce bene i meccanismi, ha ottenuto ottimi risultati, in otto anni ha raddoppiato il fatturato delle fiere di cui si è occupato, alcune incrementandole, altre inventandole da nuovo, e a Vicenza ci sono fiere molto vicine, come settori merceologici, alle nostre. Dà, a mio avviso, un grande valore aggiunto, è giovane, molto motivato. Con lui la fiera piacentina potrà fare un salto di qualità, aumentare il fatturato».
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