L'opinione di Filiberto Putzu (Piacenza Nostra)
«È una pia illusione riuscire a ipotizzare per Piacenza un'aria respirabile perché è la situazione strutturale della città a renderla a rischio». È il pensiero in tema di inquinamento atmosferico del capogruppo di Piacenza Nostra in Comune, Filiberto Putzu, che individua nella presenza di autostrade, nelle tangenziali e circonvallazioni «che in modo miope si sono costruite a ridosso della cinta urbana», e nella centrale elettrica di via Bixio «che riversa i suoi veleni sulla città», le cause della cronica debolezza ambientale di Piacenza.
Certo, aggiunge, c'è anche l'inquinamento da traffico che «incide fino al 40%, e per combatterlo l'unica possibilità è una sorta di tassazione diretta come le targhe alterne il cui risultato è però modesto (non oltre il 20% di abbattimento) e che forse risultano più utili per sviluppare una mentalità ecologista».
Secondo Putzu, occorrerebbe tuttavia uno sforzo anche su altri fronti specie sulla centrale Levante visto che «non è sufficiente l'accordo stipulato a suo tempo dal Comune per la riduzione delle emissioni inquinanti».
Va poi tenuto conto, poi, dell'impatto di «scelte di politica economica compiute dalla città, come il polo logistico a Le Mose che aumenterà il carico inquinante».
Un ruolo di regia per far adottare misure di lotta allo smog da parte del maggior numero di Comuni del territorio spetterà alla Provincia che entro fine anno dovrà redigere un piano ad hoc. L'assessore provinciale all'ambiente Gianluigi Ziliani dà rassicurazioni: «Faremo la nostra parte, siamo consapevoli che i livelli di pm10 sono alti in tutta la provincia e cercheremo di attivarci in quel senso, anche se non è facile perché si coinvolgono tutte le persone che vanno a lavorare. Occorre valutare con molta attenzione».
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