Mazza risponde a Maschi

«Dopo le dimissioni farsa (fotocopia dell'anno 2002) del coordinatore provinciale di Forza Italia leggo che, a suo dire, nessuno ha titolo per esercitare ingerenze nelle vicende interne di una forza politica quando di questa forza politica non fa parte. Al riguardo osservo solamente che, per aver esercitato un sacrosanto diritto di critica, quando militavo in Forza Italia fui espulso senza alcun riguardo e il mio dissenso venne ad arte iscritto al mondo del personalismi». Carlo Mazza tra i fondatori della lista civica Oltre i partiti, replica così alle affermazioni critiche del segretario di Forza Italia Claudio Maschi sulla stessa formazione politica. «Claudio Maschi ha una concezione delle liste civiche tutta personale e del tutto diversa a seconda delle circostanze. Se le liste civiche sono, come sostiene, l'espressione della società civile che non si riconosce nei partiti e presenta alle elezioni candidati che non hanno mai militato in formazioni politiche, perché il coordinatore provinciale di Forza Italia si è ritrovato a fare il sindaco del comune di Farini per molti anni con l'appoggio determinante di liste civiche?» Mazza si dice meravigliato del fatto che il segretario di Forza Italia «non abbia esercitato il suo legittimo diritto di critica nei confronti della lista civica prima del voto oppure non ha chiesto alla coalizione di centrodestra che il candidato presidente Foti togliesse il proprio nome dalla lista civica? L'arroganza è sempre una cattiva consigliera ed offende anche i più elementari diritti inerenti le libertà individuali». Per Mazza le critiche alla lista civiche muovono dal «fastidio per il brillante successo della lista su cui Forza Italia - dice - scarica tutta la sua rabbia per la sconfitta elettorale con argomenti banali e provocatori».