Tensione tra i sindacati del Polo di mantenimento e la direzione
Ieri le rappresentanze sindacali del Polo di Mantenimento Nord sono state ricevute in prefettura per esporre i problemi relativi al difficile rapporto venutosi a creare con la direzione militare. Nell'incontro sono state presentate alla dottoressa Marilena Razza, capo di Gabinetto di Palazzo di Governo, le ragioni del disagio che sta vivendo il Polo di Mantenimento per il riaccendersi dei conflitti interni, solo da poco superati con un accordo in extremis sulla distribuzione del fondo unico 2003 e rinati in relazione anche al nuovo fondo unico 2004. Sull'argomento va ricordata la recente l'interrogazione presentata da Rifondazione Comunista in Senato. Tornando all'incontro di ieri, è stata chiesta - riassumono le Rsu - la possibilità di sedersi intorno ad un tavolo con il generale Giuliano Taddei e di ripartire nel dialogo. Si vorrebbe che fosse “azzerata”, per così dire, la situazione, compresa la causa civile intentata dal generale contro quattro esponenti delle Rsu per calunnia, dopo la diffusione di un documento sindacale, denuncia alla quale è legata una notevolissima richiesta di risarcimento danni per due milioni di euro, un miliardo di vecchie lire a testa e la cui prima udienza è fissata il 29 giugno prossimo. Si vorrebbe partire con un nuovo protocollo di relazioni sindacali, un nuovo modo di relazionarsi con la direzione. La prefettura valuterà ora la situazione e il da farsi, presumibilmente verrà richiesto al generale la disponibilità ad un incontro, a riaprire il confronto. Erano presenti in prefettura diverse rappresentanze sindacali unitarie, e inoltre Malacalza e Percivalle per la Funzione Pubblica Cgil, Catino per la Cisl, Bersani per la Uil, Maggi e Galli per le sigle autonome Flp e Snad. Mentre si cerca di trovare un accordo locale sulle modalità di relazione, restano sul piatto i temi del fondo unico del 2004 e in generale del riassetto del Polo di Mantenimento Pesante Nord, che è in via di forte potenziamento (già ora impiega circa 700 persone) e che però soffre ancora di mancanze di fondi per attuare tutti i piani di rinnovamento. Sull'importanza indisussa del Polo si basa anche la richiesta dei sindacati confederali di convocare il tavolo militare provinciale, a cui siedono gli amministratori locali, per tornare a discutere di aree militari e possibili percorsi di riutilizzo per la città. Un argomento che ha però una valenza ben più ampia e a lungo termine.
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