L'istituto Cattaneo: i grillini hanno pescato tra i molti delusi della linea "bersaniana"
Il Movimento 5 Stelle ha compiuto il balzo verso il 25% risucchiando una parte consistente dell'elettorato del Pd. È il dato che emerge secondo l'Istituto Cattaneo, storica istituzione bolognese che si occupa di dinamiche elettorali, che nei prossimi giorni approfondirà lo studio sui flussi. Ma che già a poche ore dalla chiusura dei seggi trova questa chiave di lettura nel successo grillino.
«I due dati principali di questa elezione - spiega il professor Piergiorgio Corbetta - sono l'affermazione del Movimento 5 Stelle e la sconfitta della lista Monti, che peraltro non erano state previste dai sondaggi. Il Movimento ha preso voti a sinistra più di quanto si supponesse: la militanza del 5 Stelle nasce soprattutto da sinistra, dai movimenti ambientalisti e radicali, ma sappiamo anche che nell'elettorato che mostra loro simpatia non c'è questa connotazione così chiaramente di sinistra, non c'è una colorazione politica evidente. Tuttavia in questo balzo finale ha risucchiato elettorato soprattutto al centrosinistra e al Pd».
Il Pd, secondo il ricercatore del Cattaneo, «ha mancato della capacità di rinnovarsi, ha bruciato la carta Renzi senza capire che il 40% delle persone che lo avevano votato al secondo turno alle primarie erano molto critiche. Il messaggio di Grillo, per questo, è entrato come un coltello nel burro».
La sconfitta di Monti secondo Corbetta «deriva da una storia antica del fallimento dei partiti della razionalità, dal Partito d'Azione, al Pri di La Malfa: gli italiani votano molto con la pancia e poco con la testa».
Secondo Corbetta invece, il dato sull'astensionismo non sorprende e non allarma. «È vero che c'è stato un calo rispetto alle precedenti politiche - ha detto - ma un notevole aumento in rapporto alle elezioni degli ultimi anni. Considerando i recenti scandali e la sfiducia generalizzata non è certo un dato così eclatante, anche se l'astensionismo è stato mitigato dalla presenza della lista di Beppe Grillo».
Leonardo Nesti LIBERTA' 26/02/2013
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