«Assistiamo al crollo del bipolarismo e si va verso un tri-polarismo composto da Pd, PdL e Movimento 5 Stelle. Nel loro complesso fanno circa l'80% degli elettori, poi c'è un 10% di Scelta Civica. Il restante 10% se lo spartiscono i piccoli partiti tra cui la Lega Nord che arretra fortemente».
Così Filiberto Putzu, consigliere comunale (gruppo misto) a Piacenza e unico candidato piacentino di Scelta Civica al Senato, torna a ad analizzare i risultati del voto.
«Grillo - considera - prende oltre 8 milioni e mezzo di voti, il Pdl rispetto al 2008 ne perde 6 milioni e tre ed il Pd perde consensi per circa 3 milioni e mezzo di voti... Consistentissimi flussi elettorali - in perdita - che hanno beneficiato il Movimento 5 Stelle che cinque anni fa non era presente alle elezioni».
«Per quel che concerne il nostro risultato - prosegue - va considerato che Scelta Civica è un movimento nato da soli due mesi scarsi, ed ha subito fortissimi attacchi da destra e da sinistra. Il nemico numero 1 era Monti». Non c'è stato, per Putzu, «sufficiente tempo per contrastare i pregiudizi, facendo capire che non siamo il partito delle tasse. Monti ha governato su chiamata e con l'approvazione dei partiti maggiori, che poi gli hanno scaricato addosso tutte le colpe».
In Regione «Piacenza si è comportata bene: il consenso a Scelta Civica è stato alla Camera su base provinciale di 13.148 voti pari all'8,02%. In città i voti sono stati 5300 pari al 9,39%. Al Senato, dove ero candidato, otteniamo quasi 13.500 voti pari all'8,83% su base provinciale, ma in città i voti sono 5.404 pari al 10,26». «Sono molto soddisfatto - prosegue - perché è in città che "da soli sfondiamo" il muro del 10%. Siamo secondi in Regione appena dopo Parma».
Quanto agli alleati osserva: «Scelta Civica, spiace dirlo ma questi sono i dati, ha cannibalizzato i voti di Udc ed Fli, facendoli pressoché scomparire. Ringrazio però gli amici sia dell'Udc che di Futuro e Libertà con cui ho collaborato e continuerò ad essere amico. Di fatto, è nato e si costituirà nel breve periodo un nuovo partito moderato, riformatore ed europeista che ha in Monti e nella società civile il suo epicentro. Proprio la scelta di guardare prioritariamente alla società civile è stato il principale motivo per cui ho aderito a questo movimento. Di certo, gli elettori hanno disegnato un nuovo volto nel Paese».
da LIBERTA' del 28/02/2013
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