Presentato il piano particolareggiato dell'insediamento. Venerdì firma del programma d'area
Di nuovo una presentazione per il piano particolareggiato del polo logistico, ieri in Comune, con l'impegno sotteso che i buoni propositi sulle “mitigazioni“ ambientali siano rispettati e il monitoraggio sulle polveri fini funzioni davvero e più di duemila persone (da due a cinque ogni mille metri quadrati) siano assunte nei magazzini che si vedranno spuntare a Le Mose nei prossimi anni, il cantiere dovrebbe partire entro l'anno. L'investimento che Piacenza ha fatto del suo territorio è determinante per la città - e i responsabili di Ikea ieri hanno parlato della loro «capitale europea» della logistica - ma i costi ambientali non sono bruscolini, e il Quartiere 4 non ha approvato il piano, con il voto contrario di Rifondazione. Ieri il progetto che dovrebbe essere sottoposto al consiglio comunale entro marzo è stato pubblicamente presentato nei dettagli dagli assessori comunali Pierangelo Carbone (Urbanistica, Ambiente) e Marco Elefanti (Sviluppo Economico). E venerdì mattina, in Provincia, verrà apposta la firma preliminare sul programma d'area della logistica tra le istituzioni (Comune, Provincia e Regione) mentre l'Istituto superiore di logistica dovrebbe partire entro febbraio. Giovedì, invece, è fissato l'incontro con i sindacati per illustrare il piano. Ieri Pierangelo Carbone, nel parlare della grande piattaforma per gestire il flusso delle merci, le ha dato una valenza virtuosa nell'orientamento mondiale a far crescere il trasporto su ferro rispetto a quello su gomma, più inquinante. Il “Polo“ logistico piacentino, battezzato AP3 rientrerebbe, in qualche modo, in questo vasto disegno che porterà la produzione di anidride carbonica in Italia dai 521 milioni di tonnellate del 1990 ai 18 milioni previsti per il 2010. Mobilità sostenibile, protocollo di Kyoto, giù giù sino ai piani locali della mobilità sostenibile consigliano questa direzione. In quanto alle novità del piano, bisogna, più che altro, immaginarle dai grafici mostrati.
Le cifre Anzitutto le cifre: 1milione e 800mila metri quadrati per il nuovo insediamento (due volte tanto quello già realizzato), 700mila metri quadrati la copertura degli stabilimenti, 19mila metri quadrati l'area a terziario per ristorazione e servizi, 96mila metri a parcheggio e 190mila a verde pubblico, con triple alberature lungo le strade.
Quattro cascine Quattro cascine ristrutturate e circondate di verde, interne al perimetro del “Polo“ logistico, ricorderanno la vocazione agricola del territorio, dentro vi verranno sistemate le mense, i servizi. Tutt'intorno all'area generale, è prevista una fascia di rispetto.
Viabilità Questo “quartiere“ della logistica avrà una sua viabilità interna, dove ogni stabilimento sarà servito dai binari. Tale viabilità interna sarà «a conflitto zero» con quella esterna, ordinaria, assicura Carbone. Inoltre verrà razionalizzata la viabilità esterna stessa («oggi escono mezzi pesanti sulla Caorsana in modo improprio»).
Sviluppo e occupazione E' molto difficile far proiezioni su quante persone potranno essere assunte nel “Polo“ logistico, presumibilmente da 2 a 5 addetti per mille metri quadrati, ipotizzano gli esperti. E si valuta una media di duemila posti. Ma il “Polo” coagula le azioni sul marketing territoriale - spiega Marco Elefanti (assessore allo Sviluppo economico) e la promozione non vede il Comune solo, ma vi si aggiungono Provincia e Regione («C'è anche l'impegno a trasferire qui il consorzio agrario»). Si vuol qualificare al massimo le attività interne alla logistica, «con piattaforme distributive molto avanzate e personale che, in termini quantitativi e qualitativi, si giochi sui servizi di supporto. Peraltro, i rappresentanti della proprietà osservano come Ikea qui abbia investito spendendo le cifre più alte d'Italia, tre volte tanto rispetto ad altre località. E questo è un segnale di selezione naturale. A Piacenza arriveranno insediamenti di qualità, non capannoni indeterminati.
Investimenti, anche in termini culturali, si fanno sull'Istituto per la logistica dove Piacenza è in cordata con Ravenna e Bologna. Da segnalare, infine, la volontà di costituire un osservatorio del lavoro, mentre nella convenzione firmata a gennaio il Comune chiede ai privati di promuovere «attività logistiche ad alto contenuto tecnologico e impiego di personale ad alta qualificazione professionale». Un desiderio, più che una certezza.
Ikea seminterrata Tra le curiosità, va detto che il gigantesco magazzino Ikea da realizzare (alto 24 metri) vedrà per la prima volta la costruzione di un edificio parzialmente interrato. Patrizia Soffientini
Monitoraggio costante delle polveri fini da traffico Verde, 200mila mq per mitigare Il grande rebus del “Polo“ logistico - posto che goda di un luminoso sviluppo economico - è la ricaduta che avrà sulla salute complessiva della città, visto che accresce di un terzo le polveri fini in zona. E non bastano a consolare gli oltre 190mila metri quadrati di verde pubblico ceduti dal privato per le norme di Piano regolatore. Sarà un verde non fruibile, ha chiarito l'assessore Pierangelo Carbone, per intenderci senza panchine o spazi attrezzati che convivono male con i camion e i binari. Sarà invece un verde di “mitigazione“ generale dell'area, ad uso interno. Non è invece ancora ben chiaro dove si snoderà la pista ciclabile promessa. Per cercare di controllare la situazione, ad esempio delle polveri fini, si realizza una centralina collegata ad Arpa che terrà monitorati i livelli di inquinamento e, in casi di criticità e di superamenti - è stato spiegato - verranno attuati comportamenti per mitigare le emissioni. Verranno pure realizzate protezioni acustiche per l'area del Montale e si è studiato un sistema di recupero delle acque meteoriche per combattere l'impermabilizzazione dei suoli. In prospettiva, si valuta che tra il 2005 e il 2010 verrà valorizzato l'uso di veicoli a bassa emissione. I proprietari dell'area hanno anche stanziato 1milione e 850 mila euro per compensazioni ambientali legate all'uso del territorio (piste ciclabili etc.).
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