Non piace all'assessore provinciale ai trasporti Pietro Tagliaferri l'idea del sindaco Roberto Reggi per una diversa collocazione della nuova autostazione delle corriere, alternativa a quella di Borgo Faxhall dove era stata programmata da tempo senza, però, che finora si sia mosso nulla di concreto. Problemi di compatibilità e sovraffollamento tra il grande centro commerciale a fianco della stazione ferroviaria, i parcheggi per clienti e pendolari e l'erigendo terminal degli autobus hanno indotto il Comune, così aveva spiegato Reggi (v. Libertà del 31 marzo), a valutare altre ipotesi, orientandosi su un'area a Nord dei binari ferroviari, a fianco della “Levante”, un'area di proprietà di Edipower, e che, una volta chiuso, a fine 2005, il cantiere per la riconversione della centrale, potrebbe rendersi disponibile per ospitare l'autostazione dei bus. Una soluzione con tanti vantaggi, secondo il sindaco: nell'attesa del terminal vedrebbe la luce la nuova tangenziale Nord tra strada Caorsana, via Diete di Roncaglia e via XXI Aprile, che a suo giudizio porterebbe a una viabilità di accesso e uscita dall'autostazione migliore rispetto alla sede a Borgo Faxhall. In sostanza, tutto il movimento delle corriere resterebbe fuori dalla città sgravando di traffico la zona di barriera Roma più di quanto avverrebbe con la soluzione di corso Europa, la nuova arteria tra la Lupa e la periferia Sud e pensata soprattutto in funzione di servizio per il terminal a Borgo Faxhall. Tagliaferri la pensa diversamente, continua a difendere la scelta originaria frutto, tra l'altro, fa presente in una nota, di «atti adottati dalle precedenti amministrazioni comunali, d'intesa» con quella provinciale e il consorzio Trasporti, ora trasformato in Tempi Agenzia. Una collocazione a fianco della stazione ferroviaria «giustificata, in particolare, dalla necessità di garantire, con il nuovo Terminal di tutti i servizi extraurbani, l'intermodalità con la rete Fs e con le principali linee del trasporto urbano, nonché con il servizio di taxi». E difatti la Provincia «ha sempre sostenuto presso la Regione l'indispensabilità del collegamento diretto corso Europa-sottopasso di piazzale Roma, per sfociare in Borgo Faxhall». Tagliaferri fa anche presente che «gli autobus extraurbani raggiungono il loro massimo carico alle porte di Piacenza e che l'utenza viene sin da subito distribuita negli assi viari principali della città, soprattutto in corrispondenza con le principali destinazioni, costituite dai poli scolastici superiori presenti in città, dai servizi sanitari e dalla stazione ferroviaria» e inoltre che «l'utilizzo di una rete viaria con un tratto riservato al trasporto pubblico del costruendo corso Europa è funzionale alla velocizzazione dei servizi extraurbani, con particolare riferimento ai servizi di autobus diretti con soluzione skip-stop e agli utenti provenienti dalle zone più lontane del territorio provinciale», montagna in particolare. «L'intermodalità si realizza nel massimo della sua potenzialità quando tutti i mezzi del trasporto pubblico si incrociano e sono fruibili da un unico punto. La programmazione del trasporto, pertanto, parte anche da questo principio e si sviluppa regolando l'organizzazione dei servizi pubblici, i quali devono aver accesso alle principali destinazioni della città, con priorità rispetto alla vettura privata, al fine anche di migliorare la qualità ambientale». È quanto considera l'assessore annotando come la Provincia e Tempi Agenzia abbiano «rispettivamente la competenza istituzionale e per espressa delega sul coordinamento e sulle politiche del trasporto provinciale; è, quindi, opportuno definire le relative scelte in un corretto contesto istituzionale». Accordo mobilità, critica la Faisa In relazione all'accordo di programma sulla mobilità approvato l'altro ieri in Provincia, la Faisa-Cisal fa sapere, in una nota, di giudicare fuori luogo e clientelari i «consistenti finanziamenti» per «una pista ciclabile al cimitero di Quarto» e per «un sottopassaggio sulla Provinciale 28 a Rivergaro». --------------------------------------------------------------------------------
Faisa Cisal «L'autostazione resti nell'area di Borgo Faxhall»
(Libertà 11 aprile 2004) La Faisa Cisal sulla collocazione della nuova stazione delle corriere fa sapere di condividere ampiamente l'opinione espressa dall'assessore provinciale Pietro Tagliaferri, mentre non è d'accordo con la linea scelta dal sindaco Roberto Reggi. Il sindacato autonomo degli autoferrotranvieri, spiega il segretario Fabrizio Badagnani in una nota, aveva a suo tempo espresso perplessità sul dimensionamento dello spazio previsto per il nuovo terminal delle corriere a Borgo Faxhall, ma si era astenuto da dar giudizi in attesa di un pronunciamento ufficiale di Tempi. «Invece niente, fino a pochi giorni fa» quando il sindaco Reggi, motivando esigenze di compatibilità e sovraffollamento tra il centro commerciale e la stazione ferroviaria, i parcheggi per i clienti e i pendolari, ha espresso una nuova ipotesi di collocazione del terminal delle corriere, con orientamento ad un'area a Nord dei binari a fianco della Centrale elettrica Levante. Faisa condivide invece la scelta originaria di realizzare l'intermodalità tra i servizi di trasporto collettivo: corriere, bus urbani, taxi, ferrovia. La nuova collocazione suggerita da Reggi potrebbe invece dissuadere l'utenza dall'uso del trasporto pubblico, «con pesanti ripercussioni economiche sulla Tempi Servizi». Il progetto di Borgo Faxhall dovrà tuttavia essere modificato, stante lo spazio troppo stretto per le corriere. «La posizione della Provincia dunque è quella giusta e unica che giustifica lo spostamento dell'attuale autostazione da Piazza Cittadella che si trova in posizione strategica ancora migliore, alla Stazione ferroviaria». Una soluzione possibile? «Lasciare a parcheggio per i pendolari l'area destinata alla nuova autostazione e spostare la stessa in area di pari superficie nel grande parcheggio per i pendolari in zona adiacente alla stazione.In caso contrario, meglio che l'autostazione delle corriere resti dov'è oggi collocata».
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