Il Movimento Cinque Stelle attacca rincarando la dose: arrivano dal 2010
Accettare oppure no all'inceneritore di Borgoforte i rifiuti provenienti da Parma? Inutile chiederselo, perché a Piacenza già dal 2010 si starebbe bruciando l'immondizia proveniente dai nostri "cugini". Ne sono convinti i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che, come già abbiamo scritto ieri, con un colpo di forbice eliminano di colpo tutto il dibattito sulla formazione del nuovo Piano Regionale sui rifiuti. Oggi rincarano la dose, ma l'assessore Sabrina Freda non ci sta e parla di «follia» riguardo alle loro affermazioni. RIFIUTI DA REGGIO? «Siamo sconcertati dalle affermazioni dell'assessore regionale all'ambiente Freda, del presidente della Provincia Trespidi, del sindaco Dosi ma anche di Pdl e Lega sul caso dell'inceneritore di Parma» spiegano i "grillini" Mirta Quagliaroli, Andrea Gabbiani e Barbara Tarquini. «Dove sta la novità? Bastava consultare il documento di indirizzo per il Piano Regionale dei Rifiuti che, nella parte relativa al piano conoscitivo, dice chiaramente che "la provincia di Parma conferisce i rifiuti indifferenziati, previo trattamento meccanico, agli inceneritori di Piacenza e Reggio Emilia e in parte fuori regione". Quindi, già dal 2010 i rifiuti della città ducale arrivano a noi». Nel frattempo, sempre secondo i Cinque Stelle, è possibile che anche gran parte dei rifiuti di Reggio siano stati indirizzati a Piacenza dopo lo spegnimento del suo inceneritore, avvenuto nello scorso maggio. E, su questo punto, annunciano una richiesta di conferme ad Iren e alla Provincia di Piacenza «che non può non sapere quanti e quali rifiuti finiscano a Tecnoborgo». Pertanto, dicono, «le dichiarazioni dei nostri politici suonano non solo sbagliate, ma anche ingannevoli nei confronti della cittadinanza. Per far funzionare al meglio l'impianto di Borgoforte, c'è bisogno di avere rifiuti costanti e massima temperatura per non produrre fumi cancerogeni: quindi, anche se i rifiuti non arrivassero da Parma, sarebbero comunque costretti ad importarli da altre località». «IL PIANO NON ESISTE» Sorpresa e stupita, l'assessore Freda è molto chiara. «Sono dichiarazioni folli, senza senso: credo che i grillini non abbiano capito bene di cosa stiamo parlando» dice. «Citano un Piano Regionale dei Rifiuti che non esiste, perché lo stiamo creando proprio ora, con un lungo percorso di confronti e consultazioni. Esiste solo una delibera regionale del 30 luglio dove non sono però contenuti i dati da loro riportati, che non so dove abbiano preso. Se i rifiuti di Parma arrivano a Piacenza dal 2010, non dipende né da me né dal Piano Regionale, ma da quello provinciale tuttora in vigore: anche volendo, all'epoca non avrei potuto decidere nulla del genere. Se quello che i grillini dicono è vero, in ogni caso è una fotografia del passato e la Regione non c'entra. Non si può contestare un piano che non esiste ancora». «NESSUN POTENZIAMENTO» Ma la Freda risponde anche al presidente della Provincia Trespidi, che ieri aveva considerato "tecnicamente" possibile l'arrivo di rifiuti da Parma dal momento che l'impianto di Borgoforte - sempre secondo il piano regionale - avrebbe potuto essere potenziato. «Non è vero: il Piano non prevede questo potenziamento di capacità. Le strategie della Regione per i rifiuti destinati a smaltimento mirano a ridurre a "zero" l'utilizzo delle discariche e a conferire i rifiuti agli attuali inceneritori solo per le capacità autorizzate. In futuro, per effetto del potenziamento della raccolta differenziata, si prevede che i quantitativi da smaltire diminuiranno e si potrà procedere alla dismissione degli impianti più obsoleti». Cristian Brusamonti
LIBERTA' 15/09/2012
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