Piacenza è una città "a misura di cane". E tra qualche mese potrà esserlo ancora di più.
L'attuale stato delle aree di sgambamento per cani cittadine è finito nel mirino del consigliere comunale Filiberto Putzu, (Forza Italia), che ha scritto questa interrogazione inviata al sindaco Paolo Dosi. «A Piacenza sono censiti presso l'Anagrafe Canina circa 8400 cani - scrive Putzu - e in città esistono 14 aree di sgambamento (Quartiere 2: via dei Bazachi, via Tortona, via Molinetto, via Boscarelli; Quartiere 3: via Buozzi, via Negri, via Cornegliana, parco Papa Giovanni Paolo II (Galleana); Quartiere 4: via Rigolli, via Penitenti, via Marinai D'Italia, via Spezzaferri, via Modena) il cui utilizzo è stato disciplinato con un'apposita delibera del 10 gennaio 2013». Putzu chiede così di «conoscere con quale frequenza queste aree vengono sottoposte a manutenzione (cancelli di accesso, recinzioni, sfalcio erba, avvisi all'utenza, ecc); in quali esiste un punto acqua; in quali, che ne fossero sprovviste, ne è possibile l'eventuale installazione; se all'ingresso è affissa copia della ordinanza sindacale 14/2013 (disciplina aree di sgambamento cani); se in tali aree vengono effettuati controlli su microchip e protezioni da ectoparassiti, e se in caso affermativo con quale tempistica; se vengono effettuati controlli sull'obbligo di asportare le eventuali deiezioni solide, e se in caso affermativo quante sanzioni sono state elevate a partire dal 10 gennaio 2013 a tutt'oggi».
Immediata la replica dell'assessore all'ambiente Luigi Rabuffi. «Attualmente - le sue parole - le aree sono 13, 8 delle quali provviste di punto acqua, mentre le altre lo hanno nel giardino vicino. Vengono effettuati 16 interventi l'anno per la cura del verde e per mantenere l'erba tra i 5 e i 15 centimetri e una volta al mese si effettua un ulteriore intervento per altre attività di pulizia e controllo generale. E tutte quante hanno il cartello dell'Ordinanza all' ingresso, se alcuni non dovessero eventualmente più averlo sollecitiamo la cittadinanza a comunicarcelo per rimetterlo». Si sta inoltre lavorando per un' altra ordinanza, come ha aggiunto Rabuffi, «che obbligherà il padrone del cane a portare con sé una bottiglietta d'acqua quando va a fare il giro con il proprio cane, così da poter lavare le deiezioni liquide lasciate sulla strada». «L'Amministrazione Comunale sta lavorando in questo senso, e continuerà a impegnarsi anche con le altre attività, per permettere sempre di più ai nostri amici a quattro zampe di essere dei veri "cittadini" di Piacenza, trattati bene dai loro padroni e anche dagli altri». Gabriele Faravelli LIBERTA' 07/08/2014
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