Assoutenti soddisfatta dell'interpretazione ministeriale. E Putzu (Fi) attacca Rifondazione.
Soddisfazione per l'interpretazione ministeriale che sbarra il passo all'addizionale Irpef a Piacenza e la fiduciosa attesa di un provvedimento del Comune che ne sospenda l'applicazione. È quanto esprime in una nota l'associazione di consumatori Assoutenti che fa presente di aver deciso di «inoltrare al sindaco, in caso di perdurante silenzio, formale richiesta di adozione della delibera di sospensione del tributo in argomento». Questo già nei giorni scorsi, dopo che sulla stampa nazionale era stata data notizia della circolare del ministero dell'Economia e delle Finanze contente l'interpretazione sulla Legge Finanziaria che porta a vietare l'applicazione nel 2005 a Piacenza dell'addizionale Irpef deliberata dal Comune con aliquota dello 0,1%. Una tesi contro cui il sindaco Roberto Reggi ha polemizzato (v. Libertà di domenica scorsa) annunciando di volerla contrastare nelle sedi proprie e lamentando il buco di 1 milione di euro che si aprirebbe nel bilancio comunale. E se a Reggi ha dato man forte Rifondazione comunista (v. Libertà di ieri) che ha accusato il governo di sottrarre a Palazzo Mercanti le risorse per servizi sociali e riduzioni dell'Ici, ben diversamente la vede Assoutenti che si dice «in attesa dell'adozione dei necessari provvedimenti consiliari atti ad ottemperare alle indicazioni fornite dal ministero» poiché «se l'imposta non è dovuta è giusto che i contribuenti ne siano sollevati». Negativo il giudizio dell'associazione su tasse come l'addizionale: «La ripartizione del carico fiscale» deve infatti «avvenire secondo il sacrosanto principio della capacità contributiva», il che «significa che i cittadini che hanno maggiori possibilità economiche devono contribuire alla spesa pubblica con aliquote più elevate rispetto a quelli che dispongono di redditi inferiori». «Tutto ciò non vale per l'addizionale comunale Irpef, che è, invece, un'imposta proporzionale». Meccanismo iniquo poiché, «mentre per i possessori di redditi medio-alti comporta un sacrificio di scarsa rilevanza, per le classi economicamente disagiate incide, con la medesima aliquota, su ciò che è necessario per vivere». Così Assoutenti, che esprime «soddisfazione per l'ormai probabile rimozione del tributo, confidando che, contestualmente, vengano individuate eque soluzioni di riequilibrio del bilancio comunale».
A polemizzare direttamente con Rifondazione è invece il consigliere comunale Filiberto Putzu (Forza Italia), che, a proposito del minor gettito di 1 milione di euro, si chiede «come abbiamo fatto a Piacenza negli anni precedenti, con risorse enormemente inferiori ai 161 milioni di euro che rappresentano le entrate per l'amministrazione Reggi attualmente in carica?». Putzu ipotizza che le doglianze del Prc possano essere l'anticipazione dell'«ennesimo dietro-front della giunta Reggi che lamenterà l'impossibilità di ridurre l'aliquota Ici della prima casa addebitandone la responsabilità, come al solito, ad altri».
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