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86 Adunata Nazionale Alpini a Piacenza : Una festa di popolo
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L'immagine della bambina che fotografa la cerimonia dell'Alzabandiera alla Cittadella degli alpini è una delle tante che abbiamo catturato nelle ultime ore.
Foto che esprimono, più di mille parole, il senso vero dell'adunata nazionale: un momento di gioia per tutti.
Da giovedì sera si sono alternati momenti di goliardia a cerimonie toccanti e gli alpini che di notte coinvolgono i piacentini in brindisi, cori e balli improvvisati per le strade, sono gli stessi che in religioso silenzio seguono la sfilata della bandiera di guerra.
La festa continua oggi e culminerà domani nell'attesa sfilata che coprirà tutto l'arco della giornata.
Grande entusiasmo ieri da parte delle famiglie che hanno partecipato all'inaugurazione della cittadella degli alpini ma già alle 9 piazza Cavalli era gremita per la prima cerimonia della giornata.
A tutti gli eventi ha partecipato tanta, tantissima gente, consapevole di partecipare a qualcosa di unico. Neanche la pioggia caduta nel tardo pomeriggio e poi con forza in serata, ha spento la voglia di stare insieme. «Non sembra Piacenza» la frase più diffusa.
Alla gente piace poter camminare nel centro storico fra la folla e il consenso che si registra dimostra che la maggioranza dei piacentini ha capito lo spirito dell'Adunata.
Certo: non sono mancate le proteste da parte di alcuni residenti, soprattutto da parte di chi abita nel cuore cittadino dove in questi giorni non c'è differenza fra notte e giorno: è festa alpina no stop perché le penne nere si fanno sentire anche nella notte.
L'unico modo per "difendersi" è divertirsi con loro, andare oltre la goliardia, riconoscere il valore degli alpini e magari interrogarsi sul perché un alpino che risiede in Colombia, spenda 4mila euro per partecipare al grande raduno delle penne nere.
O perché un farmacista novantenne affronti un viaggio da solo in treno, da Bari, per essere ora qui con noi.
Ma soprattutto basterebbe rivedere "l'abbraccio" via satellite fra Camilla, 7 anni, e il suo papà, il colonnello piacentino Carlo Cavalli in Afghanistan.
Uno dei momenti più emozionanti della giornata di ieri, giovedì 10 maggio.
Anniversario di quel 10 maggio 1848, giornata in cui con il Plebiscito Piacenza votò l'annessione al Regno di Sardegna, scelta che poi le fece meritare il titolo di Primogenita d'Italia.
Piacenza ha un passato glorioso e condivide con il corpo degli alpini la responsabilità di tenere alto il nome dell'Italia.
Paola Romanini
LIBERTA' 11/05/2013
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pubblicazione: 11/05/2013
aggiornamento: 30/06/2013
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