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2023
Sant'Efrem, diacono e dottore della Chiesa
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Olimpiadi 2012 : Usa al vertice del medagliere, ma l'Italia è tra i G8 dello sport
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Primi in questa edizione, primi nella storia dei Giochi Olimpici.
Gli Usa si confermano la nazione regina dell'Olimpiade.
La più medagliata in assoluto.
A Londra gli atleti statunitensi hanno vinto statunitensi hanno vinto 104 medaglie in tutto di cui 46 d'oro. Nel computo totale sono a quota 2299, di cui 931 d'oro.
Nella classifica generale sono seguiti a distanza dall'Unione Sovietica (1010 in totale e 395 d'oro) ma bisogna considerare lo smembramento della grande nazione sovietica dopo la caduta del muro di Berlino. Al posto dell'Urss oggi competono Russia, Ucraina, Bielorussia ecc.
Nel medagliere londinese al secondo posto spicca la Cina, che si conferma la nuova potenza sportiva, sempre più vincente nelle varie specialità.
I suoi atleti hanno vinto 87 medaglie di cui 38 d'oro. Risultato poco distante dal ricco medagliere di Pechino 2008 (99 totali, 55 d'oro).
Il fattore casalingo evidentemente favorisce, come dimostra la Gran Bretagna che in questa edizione dei Giochi spicca al terzo posto con 65 medaglie di cui 29 d'oro.
Tra i grandi frana l'Australia, solo sette ori, ma nemmeno uno nel nuoto sua disciplina elettiva.
E l'Italia? A Londra si chiude con 28 medaglie, che non sono le 32 di Atene, ma migliorano le 27 di Pechino. Con qualche disappunto in più, forse, per come è andata nel nuoto dove a differenza dell'ultima volta non abbiamo portato a casa quasi nulla (ad eccezione del bronzo di Martina Grimaldi nella 10 km femminile). Ma con la soddisfazione di aver guadagnato una posizione: noni a Pechino, ottavi nel medagliere di Londra
Ventotto medaglie e, come dice il presidente del Coni Gianni Petrucci, Italia nel G8 dello sport mondiale: un bilancio da archiviare positivo.
La "regina" è stata la scherma, che delusione Schwazer, ma se vogliamo che lo spirito olimpico continui portiamo seriamente lo sport nelle scuole.
Ecco le nostre pagelle azzurre.
10 La Regina Scherma
La Vezzali portabandiera, la Di Francisca al top con i suoi due ori.
Sono i due volti italiani - a pari merito - delle due signore del fioretto.
La scherma è il più grande serbatoio di medaglie per l'Italia.
Sette in totale e addirittura tre d'oro. La scherma è un'eccellenza, il vertice dello sport italiano.
Ma non rappresenta certo la sua media. Purtroppo.
9 Le armi che non fanno male
I nostri atleti maneggiano bene attrezzi che in condizione normali servono a fare la guerra - archi, pistole e fucili - e alle Olimpiadi sono invece espressione di massima capacità mentale, concentrazione, controllo della mente e del corpo.
Atleti come Galiazzo o Campriani riscoperti e ringraziati una volta ogni quattro anni.
8 Il taekwondo e la canoa fluviale, lo sport "famolo strano"
Non so quanti da domani cominceranno praticare, tra gli sport che ci hanno portato l'oro, il taekwondo come Carlo Molfetta e la canoa slalom come Daniele Molmenti, estensioni o variazioni sul tema di altre discipline magari più diffuse.
Di sicuro le Olimpiadi sono il grande show anche di quegli sport spesso dimenticati o "strani".
7 L'Italia che si difende
Ci manteniamo sul livello di Pechino - noni con 27 medaglie 4 anni fa, ottavi con 28 medaglie a Londra 2012 - e anzi ci alziamo un pochino più su. Lo sport italiano risente della crisi ma comunque si difende con i denti.
6 L'occasione mancata
Un'Olimpiade trasforma una città, offre posti di lavoro, rivitalizza un paese, crea entusiasmo, è un'occasione per i nostri giovani. L'averci rinunciato come Italia è stato un grande atto di responsabilità, ma quello che resta poi è il senso di una grande occasione mancata.
5 Il leader assente
Ci manca almeno una medaglia pesante nelle discipline classiche e di base.
L'oro di Schwazer, o quello della Pellegrini o quello che fu di Baldini.
Atletica e nuoto devono darsi da fare.
4 La zuffa del nuoto
Il nuoto è stato la grande delusione.
Non si può scaricare tutte le colpe sulla Pellegrini, né addentrarci, in inutili polemiche sul personaggio che ha cambiato fidanzati e allenatori. I problemi sono altri: le polemiche interne scaturite da sole e il fatto di non essere riusciti a centrare nemmeno un bronzo in piscina.
3 A chi non c'era
Penso a quegli sport di squadra che per le Olimpiadi non si sono nemmeno qualificati (il calcio etc). Facendo finta che non gli importasse poi molto. (Un bell'8 dunque al Settebello e alla pallanuoto, il primo degli sport italiani).
2 Lo sport a scuola
Se vogliamo che lo spirito olimpico non si accenda una volta ogni quattro anni, le Olimpiadi dovremmo farle tutti i giorni a scuola, nelle palestre e nei campi di quartiere. Bisognerebbe proprio cominciare da lì. E possibilmente non in palestre col tetto sfondato, o col quadro svedese spaccato.
1 Le lacrime di Schwazer
Un caso di doping devastante, che ci ha colpito al cuore. Le lacrime di Alex hanno commosso il mondo. Ma la colpa e la macchia restano. Attenuante la debolezza, di cui si è approfittato qualche mascalzone.
0 Il calcio che non cambia mai
Tre settimane con radio calcio al minimo sono state disintossicanti. In un trionfo di gesti bellissimi, sono arrivati gli echi del calcio scommesse, della squalifica di Conte, e le solite scene isteriche dalla Cina. Chi ha vissuto le Olimpiadi con entusiasmo, non può non provare un senso di sgomento di fronte a certe miserie.
estratto da www.corriere.it e da www.repubblica.it del 13 agosto 2012
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pubblicazione: 13/08/2012
aggiornamento: 17/11/2012
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