Alessandro Guidotti rieletto segretario.
Ha lavorato di gran diplomazia fino alla sera della vigilia per scongiurare propositi di rottura che pure qualcuno dei suoi minacciava. C'è riuscito, e così nella notte ha potuto scrivere il suo discorso di segretario, sì, uscente, ma sicuro della riconferma, riconferma unitaria. Addirittura per acclamazione, sancita dallo scrosciante applauso dei delegati, non appena è stata formalizzata la sua candidatura unica alla guida del partito per un altro mandato. È andata così ieri al congresso provinciale dell'Udc nella sala riunioni della Circoscrizione 2, in via XXIV Maggio. Alessandro Guidotti resta alla guida dei centristi della Casa delle Libertà (Cdl) potendo contare su un partito unito, anagraficamente giovane (il primo congresso, quello di nascita nella nostra provincia, risale al settembre 2003) e dagli ambiziosi progetti. Quelli che ha descritto così nella sua relazione: «Sviluppare l'area del centro moderato» aggregandolo attorno alla pietra angolare delle tradizioni politico-culturali di riferimento, il cattolicesimo liberale, l'attenzione per l'iniziativa imprenditoriale privata, il popolarismo europeo; ma anche la dottrina sociale della chiesa, fonte di ispirazione per un partito che, lungi dal ritenersi confessionale, porta orgogliosamente nel suo simbolo lo scudo crociato che fu democristiano. Mettere perciò al centro la persona e la sussidiarietà, la famiglia e i giovani, gli anziani e le fasce deboli, la scuola e «l'accoglienza» verso gli immigrati purché «nel rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni». Così Guidotti, che ha rivendicato i progressi conosciuti dall'Udc piacentino in questo suo primo scorcio di vita: dal misero 0,9% racimolato alle comunali del 2002 si è passati ai più confortanti risultati elettorali della primavera scorsa: il 3% alle europee e soprattutto quel 3,6% alle provinciali che si colloca al di sopra della media regionale. Si dice soddisfatto, il segretario, parla di radicamento sul territorio (gli iscritti sono 395), della nutrita rappresentanza istituzionale, del ruolo autorevole rivestito nella Cdl, con spirito critico magari («Siamo un po' il grillo parlante della coalizione») ma sempre leale, rivendicando una «pari dignità» di cui qualche volta gli alleati più grandi rischiano di dimenticarsi. Ora c'è subito da preparare al meglio l'appuntamento con le regionali di aprile, nel 2006 toccherà alle politiche e alle amministrative in realtà importanti come Fiorenzuola, poi nel 2007 ci saranno le comunali di Piacenza. Sul fronte locale l'agenda politica dell'Udc indica molte battaglie nel sociale: «Qualcosa non funziona nei criteri di assegnazione delle case popolari e nei canoni troppo alti, dobbiamo farcene carico», ha esemplificato Guidotti. E ancora l'impegno per contenere la spesa pubblica, le tasse locali, realizzare parcheggi, ma anche per affrontare il problema dell'inquinamento atmosferico senza «rendere impossibile la mobilità privata». E poi rilanciare il Patto per Piacenza. Il segretario lo ha evidenziato raccogliendo l'input di Dario Squeri, intervenuto in apertura di congresso nella fase dei saluti delle altre forze politiche. Il fondatore del Centro popolare europeo (Cpe) ha indicato la necessità di «recuperare il grande impegno istituzionale» che, da presidente della Provincia, lo vide promuovere i lavori per la redazione di una magna charta progettuale per il territorio insieme all'allora sindaco di Piacenza Gian Guido Guidotti (ieri seduto tra i delegati in silenziosa osservazione del congresso che ha incoronato il figlio). Colpa delle «giunte di sinistra» oggi al governo in Comune e in Provincia se quel percorso si è «bloccato», secondo Squeri che ha rinnovato il suo richiamo a una riaggregazione dei moderati che porti la Cdl a battere le attuali maggioranze locali. Un progetto politico, il Cpe, a cui l'Udc guarda con «interesse», ma che per essere davvero vincente, ha messo in chiaro Guidotti, occorre che «riesca ad attrarre consensi» dallo schieramento avversario, «senza spostamenti di voti tra i partiti del centrodestra». Nella sua relazione il segretario ha toccato poi l'organizzazione interna. La sua idea è di un partito «aperto alla gente e al servizio dei piacentini», ha parlato di «gruppi di ascolto e di studio per riuscire a dare in temi rapidi le risposte alle istanze della società». Ci saranno responsabili per i singoli settori, ma poi «serve una scuola di formazione dei giovani» per «riaccendere» in loro «la passione». Guidotti, ha assicurato ai delegati, ci metterà tutto il suo impegno: «Fatevi avanti, la sede è sempre aperta. Sono a completa disposizione del partito». E così, dopo l'acclamazione del segretario, certificata da Pierluigi Musghi, della direzione nazionale, venuto a presiedere i lavori, sul secondo congresso provinciale dell'Udc è potuto calato il sipario.
In 30 siedono nel “parlamentino” . Al congresso regionale 12 delegati mentre 5 andranno al nazionale.
Tre liste “bloccate” erano agganciate alla candidatura di Alessandro Guidotti alla segreteria, elette insieme a lui. Una contiene i 30 nomi del nuovo “parlamentino” dell'Udc, il comitato provinciale: Marco Attardo, Franco Cadamagnani, Luciano Cantarini, Clelia Carbone, Gianni Carini, Elena Carini, Giovanni Cavanna, Ilenia Cirrone, Stefano Costi, Fabrizio Faimali, Barbara Filippi, Stefano Frontini, Emilio Gorgni Bottego, Paolo Labati, Sergio Libio, Ezio Marocchi, Pietro Mazzari, Giuseppe Monici, Romeo Muselli, Daniela Puglia, Enrico Repetti, Sergio Rossi, Pasquale Ruscillo, Pier Antonio Sesenna, Giorgia Signaroli, Rino Solari, Lorenzo Spadaro, Romano Tribi, Marco Valla, Maura Zacconi. Un'altra lista contiene i 12 delegati al congresso regionale: Alessandro Guidotti, Elena e Gianni Carini, Cantarini, Tribi, Mazzari, Stefano Frontini, Sesenna, Labati, Signaroldi, Muselli, Cadamagnani. Infine la terza lista con i 5 delegati al congresso nazionale: il segretario, Giuseppe Monici, Sesenna, Elena Carini, Mazzari. Resta da nominare la direzione del partito. Ci penseranno i rinnovati organismi del partito cui toccherà anche individuare le tre candidature per la lista piacentina per le elezioni regionali.
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