118: le chiamate saranno per Parma, ma a Piacenza la centrale operativa resterà e si occuperà dei trasporti inter ospedalieri.
Ma c'è di più il coordinamento del soccorso nell'Area vasta (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) sarà targato Piacenza e, soprattutto, anche le professionalità piacentine entreranno direttamente nell'elaborazione del nuovo sistema tecnologico che, attraverso un input satellitare, renderà puntuali gli interventi ovunque arrivi la chiamata.
E poi quello che in questi anni è stato il fiore all'occhiello degli interventi di soccorso, vale a dire il "Progetto vita" chiamato tecnicamente nel documento la procedura del "codice blu" rappresenterà un esempio da seguire in tutta l'Area vasta.
Piacenza esporta dunque la sua esperienza e il suo know how viene riconosciuto come valore aggiunto della nuova geografia dell'emergenza.
Ma su questo - è stato detto in Comune nell'illustrazione dei contenuti del documento sottoscritto - si dovrà vigilare attentamente, un compito che svolgerà d'ora in poi il Comitato nato per difendere e sostenere l'attività del 118 piacentino. Il tutto, però, non succederà prima del 2015, infatti il primo accorpamento a partire sarà Reggio Emilia.
«Insieme si vince» - «Se si cammina insieme si vince. E sul 118 Piacenza, istituzioni e associazioni hanno portato a casa un gran risultato. Piacenza si è fatta ascoltare a Bologna e, nero su bianco, la Regione ha riconosciuto la professionalità e le eccellenze piacentine nel campo dell'emergenza». L'assessore comunale al Welfare Stefano Cugini, presente ieri a Bologna, non cela la soddisfazione mentre, accanto Paolo Rebecchi, coordinatore provinciale Anpas, Mariolina Califano presidente del Comitato che riunisce tutte le associazioni del soccorso e Renato Zurla, presidente provinciale della Croce Rossa dà l'annuncio della firma di un protocollo con la Regione nel quale spiccano alcune questioni significative che sono state il cuore delle rivendicazioni piacentine (il documento è riportato qui sotto integralmente). Cugini, ripercorrendo gli ultimi giorni di confronto in vista della Conferenza sociale e sanitaria programmata per domani, (i tre documenti sottoscritti saranno illustrati ai sindaci insieme al progetto di area vasta) ha messo l'accento sulla ricerca del dialogo. Citando un poeta persiano ha detto «"Al di là delle idee di ciascuno esiste un luogo e là incontriamoci". Oggi - ha specificato - quel luogo lo abbiamo trovato e siamo riusciti a fare sintesi nell'interesse della città. Con le nostre proposte siamo stati credibili e il risultato è stato portato a casa». Ha rivendicato il pragmatismo del confronto «Non amiamo l'estetica del conflitto come altri hanno fatto» ha precisato aggiungendo «Fare una battaglia di nicchia, come opporsi all'area vasta e restare fermi solo sulla richiesta di non spostare la centrale operativa rivendicando un risultato che non sarebbe arrivato, ci avrebbe fatto prendere qualche applauso in più, ma l'obiettivo era un altro: tenere alto il tono delle eccellenze che Piacenza ha maturato. Oggi i fatti sono arrivati e non abbiamo più bisogno di fare battaglie. Le faremo, se e quando gli accordi presi non venissero rispettati».
«Salvo un pezzo di storia - Soddisfatto Paolo Rebecchi (Anpas). «Che dire? La vittoria principale sta tutta in una frase "L'Ausl di Piacenza non prevede di smantellare la funzione di centrale operativa" era questo il punto essenziale delle nostre battaglie, un pezzo di storia che abbiamo difeso e che ha visto l'attenzione delle istituzioni, il Comune e anche la Provincia. La nostra preoccupazione, rispetto al progetto della Regione, riguardava il timore che tutto il sistema costruito qui venisse meno e il problema non era dove "cadeva" la telefonata, era in gioco il modello del soccorso. Ora il risultato ottenuto è importante». Parole positive anche dagli altri protagonisti del confronto. Da Marilena Califano del Comitato del 118. Dopo due anni di campagna di sostegno in questi due giorni si è avuta un'accelerazione e questo, naturalmente, ci è molto gradito. Una lotta lunga che però non è mai stata strumentale. Ha messo in evidenza. Infine Renato Zurla che, a nome della Croce Rossa ha ringraziato per il risultato ottimo in cui il "sistema Piacenza" ha pagato. Ha ricordato come già una decina di anni fa il sistema piacentino dell'emergenza e dell'urgenza fu riconosciuto come specificità dalla Regione e in particolare - ha messo in rilievo - la Regione ha sempre creduto nello stretto rapporto tra il pubblico e il sistema del volontariato. Quello che funziona a Piacenza è un esempio per tutta la Regione. Ora non resta che dare concretezza a quanto sottoscritto.
Documenti tecnici - Accanto al documento di impegno politico ne sono stati siglati altri due di carattere tecnico, uno sottoscritto dai tre direttori generali delle Ausl di Piacenza, Parma e Reggio Emilia sulla valorizzazione dei professionisti dell'azienda nel sistema territoriale e un altro tra la direzione dell'Ausl, Anpas e Croce Rossa sulle opportunità organizzative e di valorizzazione dei professionisti dell'azienda di Piacenza nel sistema territoriale. E l'incipit di questo documento è chiaro «L'assegnazione a Piacenza del ruolo di coordinamento del Comitato di direzione e controllo di attività di centrale 118 deriva dal fatto che Piacenza, anche per la sua natura di azienda territoriale con la gestione diretta degli ospedali di riferimento, risulta avere una consolidata esperienza di gestione unitaria della fase della chiamata e attivazione del soccorso territoriale e di accesso all'ospedale secondi percorsi clinici definiti».
Antonella Lenti LIBERTA' del 13/02/2014
Ecco il documento integrale sottoscritto ieri in Regione a Bologna dal presidente della Regione Vasco Errani, da Paolo Rebecchi per Anpas Comitato provinciale di Piacenza e da Renato Zurla per la Croce Rossa Italiana Comitato provinciale di Piacenza
Le parti: - preso atto della volontà intesa a valorizzare il territorio di Piacenza, in previsione del trasferimento della Centrale Operativa 118 a Parma, come previsto nel piano di "organizzazione del sistema emergenza urgenza sanitaria territoriale e centrali operative 118 secondo il modello hub and spoke"; - condivisa, in linea di principio generale, la logica che mira a omogeneizzare l'offerta assistenziale sui migliori standard qualitativi e a favorire sinergie e comunione di risorse; a fronte della legittima preoccupazione del territorio piacentino di poter continuare a fruire della qualità dei servizi sino a ora offerti dal sistema in termini di rapidità di risposta, idoneità dei mezzi, puntualità nella localizzazione della sede dell'evento, capacità di adeguato governo clinico dell'intervento sul territorio; - considerata la necessità di garantire una gestione ottimale del nuovo sistema, che tra l'altro renda evidente e percepibile il valore aggiunto che ne deriva; Premessa la necessità che vengano garantite al sistema di emergenza territoriale della Provincia di Piacenza la disponibilità di tecnologie a bordo dei mezzi di soccorso in grado di supportare gli stessi nella identificazione dei punti di intervento secondo le indicazioni contenute nel "Progetto di adeguamento delle tre centrali di Area Omogenea di Parma, Bologna e Ravenna" denominato "Definizione degli standard delle tecnologie telefoniche, radio e informatiche delle Centrali Operative 118 della Regione Emilia Romagna" Sarà impegno formale quello di valorizzare le peculiarità e le esperienze del Sistema di Emergenza Territoriale 118 piacentino, da mettere anzi a disposizione dell'intero sistema AVEN, e in particolare: • il mantenimento di tutti i protocolli di servizio oggi attivati, specie la conservazione e la diffusione della procedura di "codice blu", con particolare riferimento a quelle che consentono all'operatore del 118 di allertare (in fonia e/o informaticamente) le Centrali di polizia Municipale, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri ecc. per attivare il pronto invio di una pattuglia dotata di defibrillatore; • la tutela e valorizzazione del ruolo fondamentale del volontariato sia nel soccorso che nel trasporto non urgente in considerazione del fatto che, tra l'altro, le ANPAS piacentine e la Croce Rossa italiana sono state le prime a concludere positivamente il complesso iter di accreditamento; • la rivalutazione delle poche realtà territoriali non ancora accreditate (ANPAS e CRI), nella prospettiva del raggiungimento dell'accreditamento regionale.
Diventa essenziale l'attenzione al sistema di Governance definito dal documento di progetto di AVEN, che prevede due livelli di coordinamento: 1) il Comitato di Coordinamento Strategico con compiti di indirizzo e programmazione in ambito clinico - organizzativo del sistema di Emergenza Territoriale dei tre territori, nel completo rispetto delle autonomie degli stessi; 2) il Comitato di Direzione e Controllo di Attività di Centrale 118, ad indirizzo prevalentemente tecnico-operativo all'interno di ciascuna area omogenea, costituito dai Responsabili Medici e Infermieristici delle articolazioni territoriali e della Centrale Unica. In ragione di quanto sopra evidenziato, si ritiene necessario garantire una piena valorizzazione delle rilevanti competenze attualmente disponibili sul territorio Piacentino, nonché l'attuale livello di occupazione del personale. In tale ottica si fa rinvio ad un documento di impegni puntuali che le Associazioni e le Direzioni Generali di Area Vasta sottoscriveranno al fine di dare certezza e continuità al servizio e una migliore garanzia di qualità del sistema di emergenza 118 a tutta l'utenza.
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