Buona Mmusica BWA Buona Mmusica Buona Mmusica Buona Mmusica Buona Mmusica
Filiberto Putzu :. Home :.  POLITICA Piacenza  :.  ELEZIONI NAZIONALI 2013  :. “Allineare l’Italia all’Europa”. Ichino in Sant’Ilario per Monti
sottocategorie di POLITICA Piacenza
 :. Politica piacentina
 :. Elezioni Provinciali 2004
 :. Elezioni Regionali 2005
 :. Elezioni Politiche 2006
 :. Elezioni Comunali 2007
 :. Elezioni Politiche 2008
 :. EmiliaRomagna
 :. Elezioni Provinciali 2009
 :. Provincia di Piacenza
 :. Elezioni Regionali 2010
 :. Elezioni Comunali 2011
 :. Elezioni Comunali 2012
 :. ELEZIONI NAZIONALI 2013




mercoledì
27
settembre
2023
San Vincenzo de Paoli



“Allineare l’Italia all’Europa”. Ichino in Sant’Ilario per Monti

“Il primo obiettivo è allineare l’Italia all’Europa”: Pietro Ichino, docente di diritto del lavoro all’università statale di Milano e candidato al senato in Lombardia nella lista civica ‘Con Monti per l’Italia’ questa sera è ospite all’auditorium Sant’Ilario per parlare alla platea piacentina.

“La priorità della campagna elettorale è spiegare ai cittadini qual è la scelta che offrono le prossime elezioni politiche: la possibilità è tra andare avanti, perfezionando la strategia europea disegnata da Monti per uscire dal crisi, o tornare indietro” – ha spiegato il prof. Ichino – “Questa è l’occasione per dare il colpo di rene che ci permetta di allinearci agli standard europei”.

Secondo il professore, la riforma Fornero ha operato positivamente sugli ammortizzatori sociali e nella lotta al precariato ma attualmente il mercato non è in grado di assorbire le posizioni “vacanti” all’interno del lavoro dipendente – “per ottimizzare la riforma è fondamentale smaltire la burocrazia: ora abbiamo la possibilità di riformare il codice del lavoro” ha commentato Ichino.

da Libertà OnLine del 26 gennaio 2013


------------------------


All’Auditorium Sant’Ilario di Piacenza l’ex senatore Pd Pietro Ichino, oggi candidato per la lista Scelta civica con Monti, ha illustrato un quadro allarmante sul mercato del lavoro in Italia.
Non solo però, ha parlato anche delle cure che a suo avviso potrebbero invertire la rotta, concedendosi poi alle domande degli intervenuti.
Nell’occasione sono stati presentati i piacentini inseriti nella liste dell’Emilia Romagna: Giulio Gravaghi (Camera), Giuliana Rapacioli (Camera), Filibertu Putzu (Senato).

URNE - «Il 24 febbraio - spiega Ichino - ci troveremo davanti alla scelta di andare avanti perfezionando la strategia europea disegnata da Monti con i partner continentali per uscire dalla crisi oppure tornare indietro. Questa crisi terribile ha l’unico aspetto positivo che può essere la grande occasione per dare il colpo di reni che ci consenta di allinearci ai migliori standard europei. Dobbiamo decidere se coglierla, quest’occasione, oppure no».

DEBITO PUBBLICO - «Noi abbiamo bisogno di correggere i difetti gravi che hanno appesantito il nostro Paese negli ultimi decenni, come il fatto di consumare più di quello che produciamo, prendendo a prestito e scaricando l’onere di ripagare il prestito sui nostri figli. Questa è una colossale iniquità che abbiamo commesso. Abbiamo consumato troppo in spesa corrente, attenzione non in infrastrutture e beni durevoli, abbiamo speso 30 miliardi di euro ogni anno prendendoli a prestito e cumulandoli nel debito giunto così sino a duemila miliardi. A fine 2011 i creditori si domandavano se saremmo stati capaci di ripagare il debito, il tutto mentre il primo ministro non si parlava con il ministro dell’economia».

RIFORMA DEL LAVORO - «La riforma del lavoro è per 2/3 da completare. La riforma Fornero ha fatto quello che nei 18 anni precedenti non è stato compiuto sul piano degli ammortizzatori sociali e ha introdotto delle norme di contrasto al precariato che saranno però produttive solo se noi consentiremo alle imprese un rapporto di lavoro indeterminato meno costoso e più flessibile. La Legge Biagi diceva diverse cose simili alla Legge Fornero, per esempio che il contratto di collaborazione autonoma di dipendenza sia ammissibile solo se c’è un progetto con un inizio e una fine. Questo lo diceva già la legge Biagi, la Legge Fornero ha rafforzato questo aspetto impedendo l’abuso».

ESODATI - Tra il pubblico un signore con la maglia che parla per lui. Una scritta, “Fornero vattene”, fa da sponda per parlare degli esodati. «Se parliamo di esodati parliamo di lavoratori che avevano rinunciato al posto di lavoro con la prospettiva di avere di lì a poco una pensione. La riforma fatta nel dicembre 2011 prevedeva la salvaguardava per tutti coloro che sarebbero andati in pensione nel 2012, poi abbiamo provveduto a salvaguardare tutti coloro che sarebbero andati in pensione nel 2013 e 14, per tutti gli altri, quelli che hanno rinunciato al lavoro prima del 2011 con la prospettiva di andare in pensione con le vecchie norme nel 2015, 2016 e 2017, noi non dobbiamo tornare indietro rispetto alla riforma prepensionando tutti, dobbiamo invece offrire un sostegno del reddito, robusto, ma condizionato alla disponibilità del cinquantenne o sessantenne, se non ha ancora la pensione, di rientrare nel circuito produttivo. Consentire di andare in pensione a 58 o 59 anni è sbagliato e ci farebbe considerare dai partner europei come dei buffoni, che promettono una cosa e ne fanno un’altra».

da www.piacenzasera.it del 26 gennaio 2013

---------------------------------

“Occorre spiegare agli italiani qual è la vera scelta di fronte a cui ci troviamo oggi e ci troveremo il 24 febbraio. La scelta tra l’andare avanti per questa strategia europea disegnata da Monti insieme ai nostri partner europei per uscire dalla crisi oppure tornare indietro”.

Ha esordito così il giuslavorista Pietro Ichino che questa sera ha incontrato in S. Ilario i candidati piacentini della Lista Monti per l’ Italia, Giulio Gravaghi e Giuliana Rapacioli in lizza per la Camera e Filibertu Putzu per il Senato.

La crisi, per Ichino, ha anche un aspetto positivo: dare un colpo di reni che chi consenta di riportarci in asse con gli standard europei .

Sulla paternità dell’ Agenda Monti, il giuslavorista ha poi spiegato che le idee buone devono essere prese, da qualsiasi parte provengano. "Noi abbiamo bisogno di correggere quei gravi difetti che hanno appesantito il paese negli ultimi decenni".

Mentre sulla riforma del lavoro, Ichino afferma che per i 2/3 è da completare. La riforma Fornero ha fatto quello che i governi precedenti non hanno fatto, introducendo anche norme di contrasto al precariato che hanno valore positivo solo se, nel contempo, alle imprese si offre un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, meno costoso e più flessibile.


La legge Biagi, poi, non va cambiata perchè in realtà diceva molte cose simili alla legge Fornero la quale non ha fatto altro che rafforzare questi principi impedendo gli abusi. Un esempio citato da Ichino è quello dei contratti di collaborazione autonoma in una posizione di dipendenza, ammissibili solo in presenza di un progetto che abbia un inizio e una fine.

"La legge Biagi li contemplava già. Il problema è che oggi queste centinaia di migliaia di posizioni debbono essere riassorbite nell’ area del lavoro dipendente e questo, con il diritto del lavoro attuale, sarebbe impossibile per via dei costi che le imprese non riuscirebbero a reggere. Occorre semplificare quindi il diritto del lavoro e ridurre il costo del lavoro a parità di retribuzione".

Sempre a proposito di lavoro, in S. Ilario era presente un esodato che indossava una maglietta con il chiaro messaggio “Fornero vattene”. Abbiamo approfittato della sua presenza per chiedere a Ichino un parere proprio sul tema degli esodati.

“Quando parliamo di esodati si parla di lavoratori che hanno rinunciato a un posto di lavoro con la prospettiva di avere di lì a poco una pensione. La riforma del dicembre 2011 prevedeva l’ applicazione delle vecchie norme a tutti coloro che sarebbero andati in pensione nel 2012. Abbiamo poi provveduto a salvaguardare tutti coloro che, con le vecchie norme, sarebbero andati in pensione nel 2013 e 2014. Per tutti gli altri, quelli che hanno rinunciato al lavoro prima del 2011 con la prospettiva di andare in pensione con le vecchie norme nel 2015, 2016 e 2017, non dobbiamo tornare indietro rispetto alla riforma prepensionando tutti ma dobbiamo offrire un trattamento di disoccupazione robusto ma condizionato alla disponibilità del cinquantenne o sessantenne, se non ha ancora la pensione, a rientrare nel tessuto produttivo se gli si offre una possibilità commisurata alle sue capacità.”

Non è possibile consentire a un lavoratore di andare in pensione a 58 o 59 anni. “Questo è sbagliato e ci farebbe considerare dai partner europei come dei buffoni, che promettono una cosa e poi ne fanno un’altra”.

Probabilmente non è così d’ accordo l’ esodato Alessandro Cremonesi che abbiamo ascoltato prima di Ichino. Il suo intervento audio lo trovate in basso alla pagina.

Questa sera in S. Ilario era presente anche il capo della comunicazione della Lista Monti, il prof. Lelio Alfonso che al microfono di Andrea Crosali ha spiegato come si fa a comunicare la politica. Anche in questo caso l’ intervista è tra gli audio in basso alla pagina.


Nico Genovese e Andrea Crosali
www.piacenza24.eu del 26 gennaio 2013


pubblicazione: 26/01/2013

pietro ichino a piacenza 18225
pietro ichino a piacenza
 18226
 18227

Categoria
 :.  POLITICA Piacenza
 :..  ELEZIONI NAZIONALI 2013



visite totali: 4.703
visite oggi: 1
visite ieri: 1
media visite giorno: 1,20
[c]




 
Schede più visitate in ELEZIONI NAZIONALI 2013

  1. “Allineare l’Italia all’Europa”. Ichino in Sant’Ilario per Monti
  2. Elezioni Politiche Nazionali 24-25 febbraio 2013
  3. Le ricette di Dellavedova e Cazzola per togliere Piacenza dall'isolamento.
  4. Lavoro e quote rosa: così la politica
  5. Il vincitore è Grillo. Senato ingovernabile.
  6. Foti : "L’eplosione di Grillo? Non è solo colpa della sinistra
  7. La squadra dei montiani piacentini
  8. Foti: il Pdl è franato, come fa a festeggiare?
  9. Reggi rimane fuori : non è stato candidato dal Partito Democratico
  10. «Disegnato un nuovo volto nel Paese»
  11. "Piacenza città di frontiera si faccia forza delle tante eccellenze di cui dispone"
  12. Tinagli: "Con Monti più spazio alle donne in politica ed economia"
  13. Politiche 2013 : La carica dei 71 piacentini
  14. Irene Tinagli (Scelta Civica con Monti) a Piacenza
  15. «La Lega e il voto? Numeri piccoli per uomini piccoli»
  16. Code e "veleni" dopo l'esclusione di Reggi dal listino.
  17. Tommaso Foti fuori dalla Camera
  18. Liste Monti a Piacenza
  19. Papamarenghi attacca "Re Tentenna Pollastri"
  20. "Ci aspettavamo una maggiore attenzione nelle liste"
  21. In campo le liste Monti e Giannino
  22. Montiani in lizza con tre parole d'ordine
  23. Elezioni: affluenza in forte calo, meno 9 per cento.
  24. Pietro Ichino a Piacenza : "Ecco la ricetta per il lavoro"
  25. Scelta Civica con Monti a Piacenza
  26. Trespidi: primi in regione ma senza parlamentare.
  27. I risultati di Scelta Civica in Emilia Romagna
  28. L'ITALIA CHE SALE
  29. Montezemolo a Parma lancia la volata a Monti
  30. Tommaso Foti in lista con Fratelli d'Italia
  31. PER NON TORNARE INDIETRO
  32. "Piacenza cerniera tra Lombardia ed Emilia"
  33. Pollastri (Pdl) si schiera con Foti
  34. Lega Nord: Pisani terzo alla Camera
  35. Foti & Opizzi, Fratelli d'Italia in consiglio

esecuzione in 0,093 sec.